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June 22 2012
Il tribunale di Sorveglianza di Venezia le ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali, scarcerandola con un anno di anticipo rispetto alla scadenza della pena. Ha scontato dodici anni. Era fuggita in Austria per evitare la condanna definitiva della Cassazione che la inchiodava come mandante dell'omicidio dell'imprenditore Carlo Mazza, avvenuto a Parma, 9 febbraio 1986: due colpi a bruciapelo sparati dall'allora marito Witold Kielbasinski. «Questa non è libertà. Lo sarà solo quando riavrò il mio passaporto e potrò andarmene dall'Italia» la sua prima dichiarazione.