Time, i 12 uomini e donne più influenti dell'economia

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Da quando Janet Yellen, 66 anni, è stata eletta Presidente della Federal Reserve americana, le due principali istituzioni bancarie mondiali, la Fed e il Fondo Monetario Internazionale diretto da Christine Lagarde, sono in mano a donne. E da quel momento, sottolinea proprio la Lagarde nel suo commento per il Time, è stato facile per loro ritrovarsi alleate nella lotta alla disoccupazione e in quella alla crisi finanziaria globale. Questo perché entrambe sono convinte che le istituzioni siano in grado di cambiare le cose, e che per ottenere buoni risultati sia meglio affidarsi al consenso che al confronto.


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Time ha definito Tony Fadell, 45 anni, "l'ingegnere della casa intelligente", l'uomo che ha brevettato i termostati smart che funzionano in Wi-Fi che Google ha acquistato appena un paio di mesi fa per la bellezza di 3,2 miliardi di dollari. Eppure, andrebbe ricordato che questo ingegnere informatico di origini libanesi ha iniziato a rivoluzionare le nostre vite nel 2001, quando venne assunto da Apple per contribuire al progetto iPod. Da allora di strada ne ha fatta tanta, e dopo aver aiutato la casa di Cupertino a mettere sul mercato iPod e iPhone e brevettato i termostati intelligenti, non è così improbabile che continuerà a stupirci con molte altre novità "rivoluzionarie".


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Jeff Bezos è invece presentato come un grande innovatore. Del resto, nel 1994 lasciò il lavoro per ritirarsi nel suo garage e lanciare da lì il progetto Amazon, che si è confermato vent'anni dopo uno dei più grandi successi tecnologici di sempre. Un'azienda a cui Bezos tiene tantissimo, tant'è che non solo non l'ha mai venduta, ma continua a reinvestirne la maggior parte dei profitti come nessun altro tycoon informatico ormai fa più. 


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Natalie Massenet è una ex redattrice di moda che nel 1998 ha deciso di abbandonare il giornalismo per lanciare quello che è poi diventato il sito di e-commerce di lusso più importante del mondo. Ecco perché Time l'ha definita visionaria: ha intuito le potenzialità dell'e-commerce quando ancora non esisteva, e ha avuto il coraggio di investirci, trovando un modo per farlo piacere alla gente comune. La sua ultima creazione è Net-a-porter.com, un sito in cui vende abiti e accessori di lusso targati Marc Jacobs, Chloe e Jimmy Choo.


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Anche Jack Ma ha costruito la sua fortuna puntando sull'e-commerce, ma lo ha fatto in maniera molto diversa, perché il suo mercato di riferimento era quello cinese. Ex insegnante di inglese, nel 1999 ha lanciato Alibaba, la start-up che in poco tempo ha stravolto le abitudini di acquisto dell'intera Repubblica popolare, arrivando a controllare circa quattro quinti del traffico online cinese.


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Travis Kalanick, amministratore delegato di Uber

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Hosain Rahman è "lo stilista della tecnologia che si indossa". La sua avventura tecnologica è iniziata nel 1999, quando iniziò a sviluppare con la start-up Jawbone una tecnologia ad uso militare finalizzata a ridurre i rumori di fondo. Ma il successo è arrivato prima con cuffie e speaker portatili di alta qualità, poi il braccialetto Up, un dispositivo capace di monitorare la qualità del sonno, del cibo e dell'allenamento che piace tanto (anche) alle star. Il motivo? Rahman è attento a design e stile tanto quanto ai dettagli tecnologici, e questo approccio ha reso Jawbone vincente.


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Carl Icahn è un finanziere noto soprattutto per le sue scorribande sui titoli e nelle società che considera in difficoltà. Ma in realtà Ichan è molto di più. E' un uomo che ha dimostrato di voler cambiare il modello finanziario americano, che ha avuto il coraggio di discutere di idee nuove, che ha l'abilità di risolvere i problemi in maniera creativa, e che, soprattutto, ha dimostrato in più di un'occasione di avere ragione. O almeno questo è il giudizio che ne ha dato il Time.


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Da citare anche Andy Haldane, il funzionario della Banca Centrale inglese che ha influenzato moltissimo il dibattito su come riformare il sistema finanziario internazionale; Ma Huateng, noto anche come Pony Ma, il giovane fondatore di Tencent, il gigante tecnologico cinese che è stato in grado di offrire contemporaneamente ai suoi clienti divertimento, shopping online e servizi di chat, e Anat Admati, l'economista e autrice del libro "I vestiti nuovi dei banchieri", in cui ha svelato il rapporto distorto che esiste tra banche, prestiti e investimenti.


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Infine, merita di essere aggiunta a questo elenco anche Erwiana Sulistyaningsih. Questa ragazza indonesiana, come centinaia di migliaia di altri lavoratori immigrati, si è trasferita nel 2013 a Hong Kong per fare fortuna. O meglio, per trovare un lavoro pagato quanto basta per offrire alla sua famiglia un futuro almeno leggermente migliore. Eppure, dopo appena otto mesi è ritornata in Indonesia piena di bruciature, cicatrici e ferite che a stento le permettevano di camminare. E con appena nove dollari in tasca. Dopo essere tornata a casa, Erwiana non è riuscita a nascondere le torture con cui la sua datrice di lavoro, una signora di 44 anni che l'aveva assunta come domestica a tempo pieno, l'aveva sottoposta. Trasformandosi nella paladina della lotta contro lo sfruttamento degli immigrati.


Nella classifica del Time delle cento personalità più influenti dell'anno compaiono ben dodici tra uomini e donne che hanno in un modo o nell'altro contribuito a influenzare i destini di nuove tecnologie, moda, lavoro, trasporti e finanza. Da una prospettiva esclusivamente economica.

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