Foto - Ricordando il terremoto in Emilia: Giovanni Chiaramonte tra le macerie

Giovanni Chiaramonte

Il duomo di Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Il duomo di Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Il duomo di Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di San Francesco a Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa della frazione di San Giacomo Roncole, nel comune di Mirandola, provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Un casale di campagna nella frazione di Cividale del comune di Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Il cimitero di Mirandola, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Un oratorio nella campagna di Medolla, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Il Duomo di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Un casale di campagna a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Campagna di Crevalcore, in provincia di Bologna.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di San Possidonio, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di Sant'Egidio a Cavezzo, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di Motta, frazione di Cavezzo, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Un casale di campagna a Cavezzo, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di della frazione di Disvetro, nel comune di Cavezzo, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

La chiesa di Camposanto, in provincia di Modena.


Giovanni Chiaramonte

Palazzo Gelati a Stuffione, frazione del comune di Ravarino, in provincia di Modena.


A cinque mesi di distanza dalle scosse sismiche che tra il 20 maggio e il 6 giugno scorsi hanno colpito il territorio emiliano, inaugura a Milano la mostra fotografica Interno perduto. L’immanenza del terremoto, che riporta il pensiero alle conseguenze della recente tragedia, e mira al contempo a raccogliere fondi per la ricostruzione.


In esposizione gli scatti d'autore di Giovanni Chiaramonte , celebre fotografo di paesaggio e architettura e docente di Storia e teoria della fotografia, che pochi giorni dopo la scossa del 29 maggio ha immortalato le macerie degli edifici distrutti nella Bassa Modenese, tornando a omaggiare una terra che, a metà degli anni Settanta, aveva iniziato a conoscere ed amare, percorrendola a bordo di un Maggiolino celeste guidato dal collega Luigi Ghirri , suo caro amico e collaboratore. Nelle sue fotografie le ferite dell'Emilia prendono forma nelle crepe sui muri, nelle strutture cadute, nei paesaggi di campagna immobili e silenziosi, nei borghi deserti, evacuati per il pericolo.


La mostra, a cura di Matteo Agnoletto, ha avuto una prima tappa a Potsdam, nel Brandeburgo tedesco, e una seconda a Modena. In occasione di questa edizione milanese sarà possibile aiutare il FAI, con un contributo libero, nell’ambizioso progetto di ricostruzione del municipio di Finale Emilia, oggi completamente inagibile. Per ogni copia venduta del libro che accompagna la mostra, inoltre, l'editore Franco Cosimo Panini, grazie al contributo di tutti i soggetti coinvolti, verserà 20 euro per il recupero e il restauro del prezioso Crocefisso del Duomo di Mirandola



DOVEVilla Necchi Campiglio , Via Mozart 14, Milano


QUANDO L'inaugurazione sarà lunedì 29 ottobre alle 18.30, alla presenza dell'autore Giovanni Chiaramonte, dello storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle, di Annegret Burg, preside della Fachhochschule di Potsdam, e di Pierluigi Nicolin, direttore della rivista Lotus International.  

Dal 31 ottobre fino al 15 novembre 2012 sarà visitabile dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18.


PARTNER La mostra, presentata in collaborazione con il  FAI - Fondo Ambiente Italiano, è promossa da Ultreya, Franco Cosimo Panini Editore, Università di Bologna - Dipartimento di Architettura Cesena e Fachhochschule di Potsdam.  

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