Google Street View nel Teatro della Pergola a Firenze

Il Teatro della Pergola di Firenze è il primo teatro italiano - e il terzo in Europa dopo l’Opéra di Parigi e il National Theatre di Londra - ad aderire al progetto del Google Cultural institute, la piattaforma nata nel 2010 per rendere accessibile online il patrimonio artistico delle più importanti istituzioni culturali del mondo. 

Nelle nuove stanze del museo virtuale di Google dedicate allo storico teatro fiorentino, oltre ad avventurarsi tra le memorie di Eduardo De Filippo (manoscritti, lettere autografe, fotografie e video d'epoca) raccolte  tra il 1940 e il 1984 e ora disponibili in una mostra digitale permanente, è possibile compiere un viaggio  a 360° negli interni della Pergola, attraverso le immagini in alta definizione realizzate con la tecnologia Street View di Google Maps.

Come vediamo in questi "fermo immagine", il più antico teatro all’italiana del Paese, costruito tra il 1652 e il 1656, può ora essere visitato nel dettaglio da ogni angolo del pianeta, ammirandone la scalinata d'ingresso, l'Atrio delle Colonne, gli stucchi e i dipinti, la Sala Grande, il sipario storico, il palcoscenico, il dietro le quinte, i sotterranei, la Sala Oro... 

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L'ingresso.
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L'ingresso, con i dipinti "La morte di Lucrezia di Giuseppe Collignon e "Ettore che rimprovera Paride per la sua mollezza" di Pietro Benvenuti.
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L’Atrio delle Colonne.
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L'ingresso alla Sala Grande.
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La Sala Grande.
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Il Sipario Storico, dipinto da Gasparo Martellini, raffigurante L’incoronazione del Petrarca in Campidoglio.
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Le decorazioni di Michele Garinei, che rappresentano La glorificazione dell’Arte lirica e poetica, sul soffitto della Sala Grande.
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La Sala Grande vista dal palcoscenico.
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Dietro le quinte.
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Dietro le quinte.
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L'ingresso al Primo Camerino del Teatro, accanto al palcoscenico, costruito per Eleonora Duse.
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L'interno del Primo Camerino del Teatro, accanto al palcoscenico, costruito per Eleonora Duse.
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"Ingresso e regresso per il ballo", al lato del palcoscenico.
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I sotterranei.
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Il dipinto di un mulino recante il motto "In sua movenza è fermo", riferito alle azioni dell’Accademia degli Immobili, il gruppo dei nobili fiorentini che fondarono e costruirono il Teatro tra il 1652 e il 1656Tornati nel foyer, “mosse dalla fermezza della virtù”.
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I sotterranei.
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La Sala Oro.
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La volta della Sala Oro.
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