Storie d'amore tra i mattoni

Marco Cerbo

Siamo in India, a Deoghar, una cittadina piccolissima e poco distante dalla capitale dove, forse, uno straniero non arriverebbe mai, se non fosse per l'ex residenza di un mahraja che, trasformata nel 1994 in un albergo, permette anche ai non indiani di trovare in loco un rifugio più che confortevole.


Marco Cerbo

A pochi passi dal Deoghart Mahal, il lussuosissimo (per gli standard indiani, naturalmente) albergo che si integra così poco con la realtà circostante, poco dopo il mercato, vale a dire quella distesa di negozietti improvvisati dove si vende un po' di tutto, dalle scarpe alle schede telefoniche, dalla verdura più o meno fresca a ciondoli e orecchini, sorge un mattonificio.


Marco Cerbo

E' un mattonificio a cielo aperto, dove lavorano tantissime donne, giovni e meno giovani, e dove si modellano ogni giorno decine di blocchi di terracotta, che vengono poi lasciati essiccare al sole, prima di essere impiegati nella costruzione di nuove abitazioni o nella riparazione di quelle vecchie.


Marco Cerbo

Quello di Deoghar non è certo un mattonificio industriale, ma un luogo dove tante donne del villaggio trascorrono le loro giornate. Nella maggior parte dei casi portano con loro i figli, per prendersene cura o anche per farsi aiutare. Almeno fino a quando non raggiungono un'età in cui possono essere più utili ai padri nei negozi "del centro".


Marco Cerbo

Diverso il caso delle ragazze, che continuano a frequentare il mattonificio con le madri fino al matrimonio. Il motivo? Anzitutto per aiutarle a tenere d'occhio i fratellini più piccoli, poi per dare loro una mano sul lavoro, e infine per assistere passivamente all'interazione tra la madre e i loro pretendenti.  


Marco Cerbo

Dal momento che in India i matromoni combinati sono ancora molto diffusi, non è così strano vedere i giovani della città fermarsi nei pressi del mattonificio durante le pause di lavoro. Chi sa che la sua sposa non è ancora stata scelta, potrebbe infatti adocchiare proprio tra le pile di mattoni la ragazza giusta con cui condividere il resto della vita. E proporre ai genitori di contattarne la famiglia per proporre le nozze.


Marco Cerbo

I disperati, invece, insieme ai romantici, si fanno assumere. I primi per impressionare le madri e farsi così scegliere, i secondi perché, andando contro ogni regola e abitudine, vorrebbero poter avere l'opportunità di conoscere la ragazza che credono di amare prima di sposarla.  


Nella terra dei matrimoni combinati, anche un mattonificio di un piccolo villaggio indiano può trasformarsi nel luogo "perfetto" per cercare l'anima gemella. O addirittura per innamorarsi

YOU MAY ALSO LIKE