Start up, innovazione tecnologica e passione partenopea

L’innovazione abita qui, a Napoli, dove è concentrato il maggior numero di start up di tutto il territorio nazionale e dove modelli di business innovativi si sposano alla perfezione con l’anima partenopea.

Lo ha raccontato bene al dibattito di Panorama d'Italia, moderato da Nicola Porro, “A Napoli è già futuro”, Marco Valerio Izzo di Buzzoole, una piattaforma di influence marketing per grandi aziende e centri media: “Siamo nati nel 2014, oggi abbiamo sedi anche all’estero, a Londra e a New York. Siamo partiti nel 2014. La più grande difficoltà è stato avere il primo sì. Vogliamo diventare leader mondiali nel nostro campo. Ma assieme all’innovazione tecnologica ci portiamo dietro come punto di forza la nostra napoletanità”.

Ada Masella
Napoli, 14 giugno 2018 - Il pubblico di Panorama d'Italia all'evento “A Napoli è già futuro”
Ada Masella
Napoli, 14 giugno 2018 - Gianluca Manca (Interwine)
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Napoli, 14 giugno 2018 - Marco Valerio Izzo (Buzzoole)
Ada Masella
Napoli, 14 giugno 2018 - Antonio Prigiobbo (NAStartUp)
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Napoli, 14 giugno 2018 - All’incontro di Panorama d'Italia, "A Napoli è già futuro" Nicola Porro
Ada Masella
Napoli, 14 giugno 2018 - Alessandro Ferrari (responsabile relazioni esterne IBM Italia) e Nicola Losito (direttore digital business IBM Italia),
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Napoli, 14 giugno 2018 - Antonio Palumbo (Telecom Italia),
Ada Masella
Napoli, 14 giugno 2018 - Gennaro Tesone (Digital Magics)

L’effervescenza partenopea è caratteristica anche di Interwine, fondata da Gianluca Manca: “Siamo partiti dal 2013 cercando di innovare l’editoria attraverso una piattaforma digitale. Abbiamo una community di gente che scrive e produce foto e che noi poi vendiamo alle aziende. Il sogno romantico è quello di far guadagnare anche gli scrittori. Oggi con me lavorano 12 persone. E abbiamo 4 sedi. Finora siamo riusciti ad ottenere un milione mezzo di finanziamenti”.

C’è un fremito in testa città, sottolinea Antonio Prigiobbo di NAStartUp: “Ci sono ancora tante opportunità di sviluppo. La scommessa oggi è capire come sviluppare il business del made in Italy nelle filiere”.

Nicola Losito, direttore digital business IBM Italia, ricorda l’impegno della sua azienda a favore delle start up: “Investiamo sulle nuove aziende per due motivi, da un lato per aumentare la nostra capacità di innovazione e dall’altro per creare un ecosistema in grado di aiutare il paese nella trasformazione digitale”.

Digital Magics, invece, investe sulle piccole aziende per "aiutarle a superare il gap con il mercato", precisa Gennaro Tesone. "Alla base ci deve essere un progetto interessante, ovviamente. E noi ci mettiamo la formazione tecnologica grazie a collaborazioni con l’università, come Pegaso, e con grandi aziende accompagnando le start up nel loro processo di crescita”.

Antonio Palumbo di Telecom Italia chiude il dibattito con una considerazione positiva: “Stiamo assistendo a una profonda trasformazione industriale delle aziende. La digitalizzazione è la nuova leva competitiva. Abbiamo davanti a noi una grandissima sfida”.

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