Squares, la prima band di Joe Satriani: esce il disco cult degli anni 80

Ha tutto il sapore dei primissimi anni Ottanta questa nuova uscita di Joe Satriani. Certo, perché non si tratta di una nuova uscita, ma di demo risalenti a quel periodo: Squares feat. Joe Satriani.

Squares è stata la prima band in cui ha militato il chitarrista italo americano. Alla batteria Jeff Campitelli, al basso Andy Milton, e alla chitarra (ovviamente) Joe Satriani. La voce è quella di Andy Milton, mentre i cori sono di Satriani che, saltuariamente, negli anni successivi, si è cimentato nel canto, in cui con la massima obiettività si può affermare che non ha mai raggiunto i livelli delle sue performance chitarristiche.

Il risultato di questo lavoro è una serie di undici tracce fresche, gioiose, un po’ punk, un po’ new wave, come se si fossero fusi i Beach Boys con i Sex Pistols, ma con ottime doti tecniche (di cui erano dotati i Beach Boys, ma non certo i Sex Pistols…) Ascoltare questi demo a posteriori, decontestualizzati, è davvero difficile, soprattutto perché non si riesce, conoscendo tutta la discografia successiva di Satriani, a enuclearli da un percorso lunghissimo che dai tempi di Surfin’ With The Alien ha preso una strada precisa.

È come se in quegli anni il nostro axeman fosse alla ricerca di una sua identità sperimentando con gli strumenti che aveva a disposizione allora, ovvero la pop music. Certo, analizzando gli inizi è chiaro da dove nasce il suo amore per le melodie: il tratto distintivo di tutta la sua discografia successiva, che lo contraddistingue da altri grandi chitarristi virtuosi è proprio la melodia. Satriani riesce a essere virtuoso, ma melodico al tempo stesso senza quasi mai perdersi in inutili tecnicismi ridondanti.

Give It Up è un motivo allegro con riff semplici e cori, ritmato e simpatico. B-Side Girl ci rimanda quasi agli anni Sessanta, sembra davvero di scivolare sulle onde dell’oceano della California, con dolcezza. I Need A Lot of Love è molto simile nella struttura a Give It Up, mentre Can’t Take It Anymorericorda lontanamente i Toto, soprattutto nel refrain.

Tonight è un pezzo veloce e sempre permeato dal sole della California. È interessante vedere come Joe Satriani nella sua lunghissima carriera abbia avuto momenti eclettici e così diversi dall’immagine a cui ci ha abituato, un po’ taciturno, ultra tecnico. Basti ricordare l’esperimento Chickenfoot (Sammy Hagar e il bassista Michael Anthony dei Van Halen e il batterista Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers), nel quale Satriani si divertiva con un genere molto diverso dal suo. E questi demo di inizio carriera non fanno altro che testimoniare quanto sia variegata la sua carriera e perché no, anche la sua personalità.

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