Gli oggetti tecnologici imperdibili e più attesi del 2021

Ci si può concentrare sui massimi sistemi, come fa la società di consulenza Gartner che per le tendenze dell'anno a venire mette un salto di qualità dell'intelligenza artificiale e dell'automazione. Ma alla fine, guardando avanti, la curiosità del pubblico si concentra soprattutto sui gadget su cui potrà mettere le mani nei prossimi mesi. La buona notizia è che il 2021 non dovrebbe deludere, tra attesi ritorni con qualcosa di nuovo – sia sul piano del design che delle prestazioni – effetto wow diffuso e una tecnologia ubiqua ma discreta, utile senza essere troppo invasiva.

Un esempio provetto è l'immagine della foto di apertura, da cui dunque ha senso partire. La pandemia ci ha chiusi in casa, ha sbarrato purtroppo pure i cinema, ha fatto riscoprire la voglia di guardare sul divano domestico film, serie televisive e reality. Ecco, a breve potrebbe essere più semplice portare l'emozione del grande schermo in salotto: Samsung ha svelato The Premiere, un proiettore che fa apparire sulla parete un gigante da 130 pollici con qualità in 4K e una luminosità notevole. Pure l'audio è integrato. Dov'è la sorpresa? Si intuisce dalla foto: non va messo lontano o appeso al soffitto, ma piazzato come una soundbar sotto l'area in cui intende godersi i propri contenuti preferiti. Così si evitano gli ingombri di fili e complesse installazioni. Sarà un classico caso in cui la forma esalta la funzione.

L'oggetto ha ricevuto un Ces 2021 Innovation Award, il premio all'innovazione assegnato dalla fiera più importante al mondo dedicata alla tecnologia, che quest'anno non si svolgerà come da tradizione a Las Vegas, ma sarà online dall'11 al 14 gennaio su una piattaforma virtuale. E sempre restando nel terreno degli elettrodomestici imperdibili per l'anno che verrà, numerosi riconoscimenti legati al Ces sono andati a LG per la sua Wash-Tower, una soluzione di lavaggio che occupa metà dello spazio, il purificatore indossabile PuriCare e InstaView Door-in-Door, una tecnologia che permette di guardare dentro il frigorifero senza compromettere la qualità del cibo (un'anteprima nell'immagine qui sotto).

LG

Ne sapremo di più nelle prossime settimane. Così come dei televisori in grado di fare breccia negli appassionati di gaming, chi non si accontenta di essere spettatore dell'azione, intende farne parte. Almeno con una proiezione di sé stesso.

Avremmo potuto vincere facile a raccontare il gadget del futuro prossimo, cominciando dai soliti telefonini, ma mai come in questi dodici mesi ormai agli sgoccioli abbiamo imparato a dare risalto alla tecnologia che ci circonda, non solo quella che ci portiamo in tasca. E comunque non c'è niente da temere, arriverà puntuale l'iPhone 13, secondo i bene informati dotato di sensore per le impronte digitali visto che con le mascherine addosso il riconoscimento facciale ha qualche difficoltà. Manca un'eternità al settembre del 2021, ma è probabile che dopo aver sdoganato il 5G, la mela sposi la frequenza di aggiornamento del display a 120Hz, già presente su vari modelli di Android. Così la velocità sarà doppia: quella della connettività e quella della resa sullo schermo.

Samsung

Non bisognerà attendere nove mesi per vedere sbarcare nei negozi i diretti concorrenti dell'iPhone: i prossimi Galaxy di Samsung dovrebbero già essere annunciati per metà gennaio. Si parla di tre modelli, S21, S21+ e Ultra, rispettivamente con schermi da 6.3, 6.7 e 6,9 pollici, con posizionamento premium e sotto il cofano tutto il meglio disponibile. Ma il vero elemento distintivo potrebbe essere il design: come vedete nella foto sopra, lo spazio dedicato alla fotocamera è in verticale e addossato al lato. Davvero molto piacevole dal punto di vista visivo.

Accanto alla classica solidità, i telefonini continueranno a esplorare la strada della flessibilità. A essere pieghevoli, sia per ampliarsi e diventare tablet, sia chiudendosi per stare comodamente in tasca. In un'intervista esclusiva di pochi mesi fa con Panorama.it, il capo del design dei prodotti di nuova generazione di Samsung aveva dato per certo che altri modelli seguiranno. Motorola, con la versione 5G del suo razr ha fatto capire di voler dire la sua e di averne pieno titolo. Peraltro, fa parte di Lenovo, che il concetto dello schermo pieghevole l'ha portato nei pc.

A questo duetto dovrebbero però aggiungersi altri nomi: da TCL, che ha fatto abbondante mostra di fantasia e duttilità, con schermi estraibili o che si piegano due volte. Nella stessa scia c'è OPPO che ha tirato fuori un'idea veramente interessante, come si vede nell'immagine qui sotto.

OPPO

Esatto, uno smartphone sottilissimo capace di piegarsi non una ma due volte. Un fuscello quando è aperto per intero, un ingombro più che accettabile quando è chiuso. Non solo, ha varie configurazioni intermedie - una parte piegata e una no - che fa da leggio per le notifiche. Insomma, ci sarà da sbizzarrirsi.

E se vale per l'hardware, lo stesso si può dire per il software. Mai come nel 2021. Tra pochi mesi dovrebbe arrivare la serie P50 di Huawei. E a bordo, è tanto probabile, non ci sarà la versione open source di Android, ma HarmonyOS, il sistema operativo proprietario della casa cinese. L'unica ad avere il nome, e il coraggio, di sfidare Apple e Google. Di cercare, per necessità prima che per scelta, di imporre la sua terza via. Il programma è già in fase beta, sarà molto interessante vedere come si comporterà alla prova quotidiana, tra le mani degli utenti. Se sarà in grado di svolgere quei compiti essenziali che ormai ci si aspetta da un telefonino. In ogni caso, è già una lezione di democrazia, un tentativo di spezzare un duopolio di lunghissimo corso.

Ford

Archiviata la casa e i dispositivi tascabili, non resta che parlare dell'ultima delle tre evoluzioni che prenderanno corpo nel corso del 2021: il consolidamento dell'auto elettrica. Cosa c'entra la tecnologia? La domanda è pigra, o comunque bisogna essere sul serio a digiuno della materia per porla. Le quattro ruote di ultima generazione sono computer a tutti gli effetti, in grado di fare sempre di più in totale autonomia, imparando a conoscere e riconoscere chi siede al volante. Un esempio completo di questa tendenza è la Mustang Mach-E di Ford in arrivo in Italia ad aprile. Il nome è quello dell'iconica sportiva per eccellenza, dentro c'è un grande schermo touch da 15,5 pollici, mentre la chiave non serve perché per sbloccarla si può usare lo smartphone. L'intelligenza di bordo impara le preferenze del guidatore per semplificargli la vita, lo aiuta a parcheggiare ed evitare gli incidenti, mentre l'autonomia supera i 600 chilometri, così prima di doverla ricaricare passa un bel po' di tempo. O la si può arruolare per gite fuori porta. Ma la cosa più nerd di tutte è un'altra: la macchina si aggiorna collegandosi a internet, come fanno le app sul cellulare o i programmi sul pc.

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