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(Ansa)
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L'incredibile ed inarrestabile corsa verso il tetto del mondo di Sinner

Non si vede la fine del percorso di crescita di Jannick Sinner, trionfatore senza troppa storia del torneo di Miami, altro master 1000 che l’azzurro si mette in bacheca. In Florida infatti l’italiano ha mostrato un volto nuovo, una nuova caratteristica che deve preoccupare gli avversari. Sinner infatti soprattutto nei primi turni non ha giocato il suo miglior tennis, anzi. Ha faticato ad ambientarsi sui campi molto veloci e in un clima umido e caldo. Eppure non ha mollato; non si è abbattuto davanti alle difficoltà di match contro giocatori che contro di lui giocano liberi nella testa e nel braccio. Turno dopo turno, giorno dopo giorno Sinner è cresciuto, ha acquisito certezze e sicurezza nei colpi dominando la semifinale con Medvedev e la finale con la sorpresa del torneo, Grigor Dimitrov, che ad un certo punto ha abbassato le braccia quasi in segno di resa davanti ai colpi del nostro tennista che è stato in campo con il sorriso e con la consueta lucidità e quasi modestia anche nel post gara. Il tutto senza mostrare alcun tipo di ansia.

Questa è la cosa che sorprende: la pressione oggi Sinner non sembra sentirla, come non sembra avvertire il peso di un paese in attesa quasi maniacale delle sue vittorie, come se fossero cose normali, scontate e naturali. Una cosa che non si spiega se ricordiamo come l’altoatesino non ha ancora compiuto 23 anni ma gioca come un esperto navigato a queste situazioni.

La stagione sul cemento così si chiude dopo tre mesi in cui l’azzurro ha fatto la parte del Cannibale; vittoria a Melbourne, vittoria a Rotterdam, semifinale ad Indian Wells nell’unica sconfitta dell’anno con Alcaraz e ecco il trionfo a Miami. Ci si sposta sulla terra battuta, dove Sinner lo scorso anno ha raccolto le delusioni più profonde, su tutte la clamorosa uscita prematura al Roland Garros.

Sognare non ci costa nulla, soprattutto dopo aver visto il livello del suo tennis, e così speriamo che questa situazione continui ancora. Ma sarà sempre più difficile. Gli avversari non mancano, Djokovic si sta preparando per una primavera di altissimo livello ed anche Nadal dovrebbe tornare in campo sulla sua superficie pronto a difendere con le unghie e con i denti il trono.

Il tutto sapendo però che mai nella storia del nostro tennis abbiamo avuto un numero 2 del mondo, il giocatore più in forma, apparentemente imbattibile. Ci sarà da divertirsi.

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