Borriello
Giuseppe Bellini/Getty Images Sport
Lifestyle

Top 11 italiani: Borriello e Zaccardo fanno sperare il Carpi

Vista da qui, l'Italia del pallone che calcia e scalcia con la promessa di ritornare grande sotto la guida di Antonio Conte pare bella e convincente. Merito di alcuni senatori, che in azzurro hanno già scritto pagine importanti. Ma anche e soprattutto di aspiranti campioni che presto o tardi busseranno ai cancelli di Coverciano con la pazza idea di vestire il tricolore. Scegliamo noi, questa volta si gioca con il 4-3-3, pur se con qualche forzatura legata al fatto di avere tante punte centrali a disposizione. La formazione? Eccola, da destra a sinistra: Sportiello; Zaccardo, Tonelli, Romagnoli; Di Gaudio, Sturaro, Missiroli, Bonaventura; Cerci, Borriello, Belotti. Restano fuori, ma soltanto per ragioni di abbondanza, Inglese del Chievo (come la settimana scorsa, presto o tardi sarà il suo momento) e Ciofani del Frosinone

Maurizio Lagana/Getty Images Sport
Marco Sportiello (Atalanta). Nulla di straordinario, sia chiaro, perché la Roma reduce dal cappotto catalano non ha nemmeno la forza di starnutire, eppure tanta sicurezza e tanta eleganza. E' un portierone: presto o tardi una grande se ne accorgerà?
ANSA/LUCA ZENNARO
Cristian Zaccardo (Carpi). Toh, chi si rivede. Il 33enne di Formigine mette la firma sull'importantissima vittoria esterna del suo Carpi ai danni del Genoa con un gol pesante come un macigno e una prova complessivamente buona. Certo, qualche incertezza in fase difensiva si vede ancora, ma non si può avere tutto, no?
Gabriele Maltinti/Getty Images Sport
Lorenzo Tonelli (Empoli). Preciso e puntuale negli interventi difensivi - una cerniera davanti a Skorupski che nemmeno la fiamma ossidrica - decisivo come spesso gli capita nei panni dell'attaccante. La sua incornata risolve con grazia la sfida con la Lazio.
ANSA/ELISABETTA BARACCHI
Alessio Romagnoli (Milan). Lo slalom gigante che gli consente di arrivare a due passi da Viviano, l'indizio che segna il confine tra speranza e certezza. Contro la Sampdoria, il giovane Alex regna e governa la difesa senza affanni e paure. Muriel c'è, ma grazie a lui si vede pochissimo.
Pier Marco Tacca/Getty Images Sport
Antonio Di Gaudio (Carpi). Dalla Lega Pro alla Serie A sotto le insegne della città dalle 53 colonne. Chiamato in tutta fretta da Castori per sostenere l'avanzata di Borriello (che riceve da lui la palla del primo gol), in 35 minuti o poco più fa il suo dovere e pure di più. Poco, ma buonissimo.
GABRIEL BOUYS/AFP
Stefano Sturaro (Juventus). La solita diga davanti alla difesa bianconera, fatta di interventi al limite del possibile e di un impeto che ricorda il giovane Gattuso. Poi, il gol, il secondo in maglia bianconera, che chiude in un cassetto le speranze del Palermo.
OLIVIER MORIN/AFP
Simone Missiroli (Sassuolo). Fa di tutto. Inventa, cuce e seduce. E di fronte al muro eretto da una Fiorentina formato deluxe. In mezzo al campo, ruggisce come un leone e non si spegne con il passare dei minuti. Non è importante per il centrocampo di Di Francesco, è fondamentale.
Marco Luzzani/Getty Images Sport
Giacomo Bonaventura (Milan). Signore e signori, ecco il giocatore che tutte le squadre che praticano il 4-4-2 vorrebbero avere a disposizione. Tutte, big estere incluse. Parte dalla sinistra e predica calcio di grande qualità un po' ovunque. Segna il gol che fa suonare l'allarme alla Samp e si procura il rigore che mette in freezer la partita. Con lui, Mihajlovic dorme tra due guanciali.
Marco Luzzani/Getty Images Sport
Alessio Cerci (Milan). Questa volta, sì. Se non è ancora il Cerci che eravamo abituati ad applaudire quando dispensava magie al servizio di Ventura, poco ci manca. Non si fa intimidire nell'uno contro uno e si rende utile come non capitava da tempo in maglia rossonera, vedi l'assist per Luiz Adriano. On the road.
ANSA/LUCA ZENNARO
Marco Borriello (Carpi). Quaranta minuti da vero bomber, sempre sul pezzo, sempre pronto a inventare la giocata per scardinare la retroguardia del Genoa, suo ex domicilio dorato negli anni che furono. Segna un gol e confeziona l'assist per il secondo. Se il Carpi è ancora a galla, è merito (anche) dei suoi tre gol stagionali.
Valerio Pennicino/Getty Images Sport
Andrea Belotti (Torino). Con Quagliarella in fase calante e Maxi Lopez che Ventura usa spesso a gara in corso, il peso dell'attacco granata grava tutto sulle sue spalle. Tranquilli, il "Gallo" c'è. Vedere per credere il gol che cambia l'inerzia del match casalingo con il Bologna. Da centravanti vecchia maniera. Solido ed efficace. Il tocco col braccio? Peccati di gioventù.

YOU MAY ALSO LIKE