Perché l'Atalanta può vincere lo scudetto

La frenata di Milan e Napoli - 9 punti in due nelle ultime 4 giornate dopo aver viaggiato a pieno regime per oltre due mesi - regala al campionato una volata appassionante per il titolo d'inverno e, in proiezione, per lo scudetto. Dentro ci sono le due prime della classe della fase iniziale della stagione, l'Inter di Inzaghi che forse è la più attrezzata di tutte e che sta trovando continuità, e anche l'Atalanta non più sorpresa. Cinque punti di distacco con davanti più di un girone non sono nulla, meno di un soffio. Soprattutto se i segnali del campo rimandano la fotografia di una squadra che è stata capace di andare oltre le emergenze e che ritrova un po' per volta i suoi pilastri.

Dal punto di vista statistico l'Atalanta sta correndo forte: +5 rispetto a un anno fa e +4 sul 2019, stagioni terminate con la qualificazione alla Champions League in entrambe le occasioni arrivando a quota 78. Risultato che assume maggior valore se si considera la sequenza di infortuni che ha privato Gasperini per lungo tempo di alcuni degli uomini fondanti il suo gioco: Gosens, Hateboer, Toloi, Pessina, Dijmsiti, Muriel. E che diventano promessa di una stagione eccezionale se si ripercorrono con la memoria le abitudini atalantine nell'era Gasperini.

Che i bergamaschi crescano con il passare delle settimane è un dato di fatto. Un crescendo che negli ultimi tre anni li ha portati sempre a viaggiare a doppia velocità nella fase finale del campionato rispetto a quanto fatto all'inizio. Qualche esempio? Nel 2020-2021 del secondo posto sfiorato, dividendo la stagione in tre tronconi, sono passati da una media di 1,58 nelle prime 12 giornate a 2,15 in quelle successive per poi chiudere con un notevole 2,28 primaverile. Che non rappresenta nemmeno un primato, visto che nel 2019-2020 l'ultima tranche di campionato (25°-38° giornata) è stata percorsa a 2,35 di media.

Oggi l'Atalanta viaggia sopra media: 1,83 nel primo tratto e da lì in poi non ha più lasciato per strada nemmeno un punto. Fin qui i numeri, poi ci sono le sensazioni del campo. In un campionato che pare più contendibile rispetto al passato non c'è ragione per non considerare Gasperini in corsa per lo scudetto. Le prossime settimane saranno un test sulla resistenza alla pressione da parte di un ambiente non abituato alle alte vette: Napoli e Verona fuori casa, Roma al Gewiss e Genoa a Marassi, a Natale sarà possibile avere le idee più chiare. Ma se il ritmo dovesse rimanere quello di adesso, Napoli-Milan-Inter farebbero bene a considerare un posto in più sulla tavola imbandita di tricolore.

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