Salah Abdeslam: "Volevo farmi esplodere, ma ci ho ripensato"


AURORE BELOT/AFP/Getty Images
Fasi della cattura di Salah Abdeslam, Molenbeek - Bruxelles, 18 marzo 2016
Carl Court/Getty ImagesFasi della cattura di Salah Abdeslam, Molenbeek - Bruxelles, 18 marzo 2016
DIRK WAEM/AFP/Getty ImagesFasi della cattura di Salah Abdeslam, Molenbeek - Bruxelles, 18 marzo 2016
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Fasi della cattura di Salah Abdeslam, Molenbeek - Bruxelles, 18 marzo 2016
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DIRK WAEM/AFP/Getty ImagesBruxelles, 18 marzo 2015. Un momento dell'operazione di polizia che ha portato all'arresto di Salah Abdeslam, unico superstite dei terroristi autori degli attentati di Parigi, arrestato a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles da dove era partito prima della strage.
Fermo immagine RTL BelgiqueFasi della cattura di Salah Abdeslam, Molenbeek - Bruxelles, 18 marzo 2016
IsisA sinistra, Salah Abdeslam nel video diffuso dall'Isis dopo gli attentati di Parigi
AnsaSalah Abdeslam, 18 marzo 2016
ANSA/TVUna delle prime immagini della fuga di Salah Abdeslam, tratte da un video della sorveglianza, svelate oggi da BFM-TV. Nella foto Salah (d) e Hamza Attou in una stazione di servizio vicino al confine con il Belgio poche ore dopo la strage, 11 gennaio 2016.
ANSA/SITO LE POINT Le siringhe ritrovate nella stanza d'albergo di Salah Abdeslam a Alfrotville, nella banlieue di Parigi in un esclusiva del sito internet del quotidiano Le Point, 17 novembre 2015.
DIRK WAEM/AFP/Getty ImagesLa polizia sui tetti di Forest vicino Bruxelles dopo la sparatoria nell'ambito di un'indagine antiterrorismo - 15 marzo 2016
DIRK WAEM/AFP/Getty ImagesUn poliziotto assiste i genitori che portano via i loro bambini dall'asilo rimasto bloccato durante la sparatoria vicino Bruxelles, 15 marzo 2016
EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty ImagesTeste di cuoio sul luogo della sparatoria a Forest-Vorst a Brussels - 15 marzo 2016
AFP/Getty ImagesLa polizia belga sul luogo della sparatoria di oggi a Bruxelles - 15 marzo 2016
EPA/LAURENT DUBRULELa polizia sui tetti di Forest vicino Bruxelles dopo la sparatoria nell'ambito di un'indagine antiterrorismo - 15 marzo 2016
EPA/LAURENT DUBRULELa polizia sui tetti di Forest vicino Bruxelles dopo la sparatoria nell'ambito di un'indagine antiterrorismo - 15 marzo 2016
EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty ImagesIl cordone di sicurezza preparato dalla polizia dopo la sparatoria a Brussels - 15 marzo 2016
DIRK WAEM/AFP/Getty Images
EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty ImagesIl cordone di sicurezza preparato dalla polizia dopo la sparatoria a Brussels - 15 marzo 2016
EPA/LAURENT DUBRULEUn poliziotto nel luogo della sparatoria in rue Dries a Forest-Vorst Brussels - 15 marzo 2016
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EPA/LAURENT DUBRULEUn poliziotto nel luogo della sparatoria in rue Dries a Forest-Vorst Brussels - 15 marzo 2016
EPA/LAURENT DUBRULEUn poliziotto nel luogo della sparatoria in rue Dries a Forest-Vorst Brussels - 15 marzo 2016
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"Volevo farmi esplodere allo Stade de France, ma ci ho ripensato". Salah Abdeslam, il super-ricercato per gli attacchi di Parigi arrestato ieri dalla polizia belga nel quartiere di Moleenbek, dove si nascondeva in una cantina, a cinquecento metri dalla casa dei genitori, ha deciso di collaborare con la magistratura ma si oppone all'estradizione in Francia.


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Mentre la procura di Parigi, decisa ad accelerare sulla consegna dell'unico sopravvissuto del commando kamikaze, ha emesso un nuovo mandato d'arresto.

Il racconto 

"Debole" e "spaventato": stridono con l'orrore dei 130 morti delle stragi di cui si è reso responsabile gli aggettivi che l'avvocato Sven Mary ha usato per descrivere lo stato d'animo di Salah prima dell'interrogatorio. Ieri mattina Salah è uscito alle otto dall'ospedale Saint Pierre per essere scortato agli uffici di avenue de la Couronne per l'interrogatorio del giudice istruttore. "Volevo farmi esplodere allo Stade de France ma ci ho ripensato", ha raccontato Abdeslam al magistrato, lasciando però in sospeso molti interrogativi, a partire dalla sua presenza nel 18mo arrondissement il 13 novembre alle 22, dopo aver accompagnato i kamikaze allo Stade de France, ma anche quali siano state le ragioni che lo hanno spinto ad abbandonare la sua cintura esplosiva a Montrouge.


Il video dell'arresto di Salah Abdeslam

La richiesta di estradizione

L'avvocato Mary ha promesso la piena collaborazione del suo cliente con la giustizia belga, ma è decisamente contrario all'estradizione in Francia. "Per ora l'abbiamo rifiutata. C'è prima un dossier qui da gestire e analizzare". E poi ha aggiunto, provocatoriamente com'è nel suo stile: "Basta inginocchiarsi" e continuare con "questo senso di colpa che il Belgio sembra avere nei confronti della Francia dopo gli attentati". Per accelerare il processo di estradizione di Abdeslam Parigi ha però emesso un nuovo mandato d'arresto europeo. "Il rifiuto di essere consegnato alle autorità straniere non è un ostacolo all'esecuzione della consegna", ha sottolineato il ministero francese della Giustizia, che ha spiegato: la nuova misura ha lo scopo di "completare" il provvedimento del novembre 2015 per "coprire l'insieme dei fatti" imputati all'ex primula rossa.


Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty ImagesParigi, 14 novembre 2015. Un gruppo di persone colpite dagli attacchi terroristici si abbracciano prima di essere evacuati in autobus, vicino alla sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

MIGUEL MEDINA/AFP/Getty ImagesParigi, 14 novembre 2015. Lungo rue Oberkampf, vicino alla sala concerti Bataclan, viene evacuato un gruppo di persone colpite dagli attacchi terroristici.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

EPA/MARIUS BECKERParigi, 14 novembre 2015. Il personale medico soccorre una vittima di fronte alla sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

OlycomParigi, 14 novembre 2015. Macchie di sangue sul pavimento di un edificio nei pressi della sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

OlycomParigi, 14 novembre 2015. Macchie di sangue nei pressi della sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

OlycomParigi, 13 novembre 2015. Un gruppo di persone fuggite dalla sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

OlycomParigi, 13 novembre 2015. Alcuni feriti fuori dalla sala concerti Bataclan.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

MAYA VIDON-BIANCA/OlycomParigi, 14 novembre 2015. Una vittima dell'attacco alla sala concerti Bataclan riceve i primi soccorsi.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty ImagesParigi, 14 novembre 2015. Un uomo suona il pianoforte per la strada, nei pressi della sala concerti Bataclan, nell'11° arrondissement, all'indomani della strage.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty ImagesParigi, 14 novembre 2015. Due fori sulla vetrina del ristorante La Belle Équipe trasformati in un'emoticon che esprime tristezza.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty ImagesParigi, 14 novembre 2015. Una rosa e un biglietto su cui si legge "In nome di cosa?" apposti accanto a un foro di proiettile sulla vetrina del ristorante La Belle Équipe.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty ImagesParigi, 15 novembre 2015. La folla riunita di fronte al cafè "Bonne biere", uno dei locali pubblici colpiti da una serie di attacchi simultanei nel X e XI arrondissement.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty ImagesParigi, 15 novembre 2015. Dei bicchieri su un tavolo del cafè "The Comptoir Voltaire", nell'11° arrondissement, chiuso dopo l'attacco terroristico di due giorni prima.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty ImagesParigi, 15 novembre 2015. Oggetti abbandonati lungo la strada vicino al ristorante "Le petit Carillon".

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

EPA/IAN LANGSDONParigi, 15 novembre 2015. Una grande folla radunatasi per deporre fiori e candele davanti al ristorante Carillon.

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

Jeff J Mitchell/Getty ImagesParigi, 15 novembre 2015. Un gruppo di giovani canta la Marsigliese in Place de la République

Parigi, gli attacchi del 13 novembre 2015

Parigi, 15 novembre 2015. People lay flowers and candles in front of a laundromat near the Casa Nostra restaurant in Paris, France, 15 November 2015. More than 120 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. Eight assailants were killed, seven when they detonated their explosive belts, and one when he was shot by officers, police said. French President Francois Hollande says that the attacks in Paris were an 'act of war' carried out by the Islamic State extremist group. EPA/IAN LANGSDON


Le accuse

La decisione definitiva sulla consegna di Salah - che ora è formalmente accusato dalla giustizia belga di omicidi di stampo terroristico e partecipazione ad attività di gruppo terroristico - dovrà essere presa entro un massimo 60 giorni dall'arresto, o 90 in caso di ricorso davanti alla massima giurisdizione. "Faremo in modo di rispondere a questa richiesta il più favorevolmente possibile", ha assicurato il ministro degli Esteri belga Didier Reynders, che ha parlato di settimane.

La lotta al terrorismo

"Vinceremo la guerra contro il terrorismo", l'arresto a Bruxelles di Salah Abdeslam e di alcuni dei suoi complici e' "un duro colpo" ai terroristi dello Stato islamico in Europa", ha annunciato il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve, ma la guardia resta alta, anche a Bruxelles, dove il livello di minaccia terroristica è stato confermato a tre, perché altri complici e fiancheggiatori del commando terroristico, come ad esempio Mohamed Abrini, sono ancora a piede libero.

E Salah Abdeslam ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Bruges, l'unico ad avere una sezione di massima sicurezza, la famiglia si è detta "sollevata" per l'arresto, "sia perché è stato fermato vivo sia perché la caccia all'uomo è finita". "È la fine di uno stato di pressione permanente", ha spiegato l'avvocato Nathalie Galliant, legale di Mohammed, il fratello di Salah.(ANSA).

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