ANSA/ANGELO CARCONI
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Roma: le misure di sicurezza nei giorni di Pasqua

Misure imponenti in una Roma "blindata" che da giovedì santo al lunedì di Pasqua, vedrà impegnati 10 mila uomini tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari dei reparti speciali.

Sono 7 gli eventi indicati con “il bollino rosso”, ovvero, considerati dalla Questura di Roma e dal Ministero dell’Interno, ad altissimo rischio. Tra questi appuntamenti, quello della via Crucis di venerdì sera per la quale sarà interdetta l’intera area circostante il Colosseo e saranno effettuati controlli rigorosissimi a tutti i presenti e, naturalmente anche la Santa Messa di Pasqua in San Pietro.

“Non abbiamo evidenze di attentati strutturati ma abbiamo avuto informazioni della possibile presenza di soggetti intenzionati ad agire in modo autonomo - spiega a Panorama.it, il dottor Roberto Massucci, Capo di Gabinetto della Questura di Roma - come ha già indicato anche il Ministro Minniti, il livello di allerta è elevatissimo e l’attenzione massima è rivolta a questi soggetti ‘lupi solitari’ che come schegge impazzite potrebbero cercare di realizzare i loro intenti”.

Il piano di sicurezza

La Questura di Roma ha elaborato un piano di sicurezza accuratissimo focalizzato non solo sul controllo costante e minuzioso di quelli che possono essere considerati “luoghi sensibili” ma anche sulla prevenzione e la capacità di reazione ad un eventuale accadimento.

“Abbiamo messo in campo tutti i modelli operativi di protezione e controlli possibili - precisa Massucci - dagli apparati tecnologici alle pattuglie in auto, moto, bicicletta e a cavallo. Abbiamo disposto il controllo e la sorveglianza anche attraverso elicotteri che sorvoleranno costantemente la città".

“A questo occorre aggiungere il potenziamento delle telecamere all’interno della “green zone”- prosegue il dirigente- dove oltre ad un controllo di polizia molto visibile sono state attivate 100 telecamere che saranno monitorate dalla sala operativa della Questura”.

I reparti speciali

Al fianco dei militari e delle pattuglie, anche gli uomini dei reparti speciali e dell’intelligence.

“I militari dei reparti speciali saranno mescolati tra i cittadini e i turisti, vestendo abiti civili. Saranno visibili solo agli addetti ai lavori. Ovviamente, in campo scenderanno anche gli agenti dei servizi di intelligence - continua Massucci - abbiamo “blindato” la città ma abbiamo cercato di farlo in modo da non creare tensione tra i cittadini. E i cittadini lo hanno capito e accettato: la presenza così imponente e capillare sul territorio delle forze di polizia è il modo in cui le Istituzioni vogliono custodirli e proteggerli da eventuali attacchi”.

Ma il Ministero dell’Interno e la Questura di Roma non si sono concentrati esclusivamente sui controlli e il monitoraggio preventivo di aree e soggetti ma anche sulla capacità di reazione ad un evento critico.

“Ogni singolo poliziotto avrà un compito ed un ruolo ed è stato istruito per un intervento immediato e mirato in caso di attacco o criticità - conclude Masucci- pochi secondi possono salvare la vita a molte persone. Quindi, diventa fondamentale che ogni militare, ogni operatore di sicurezza sappia perfettamente cosa fare e come muoversi per ridurre al minimo gli effetti di un eventuale attacco”.

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