110 anni di Rolls Royce

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LA NASCITA DI UN SOGNO

E' il mese di maggio del 1904 quando Henry Royce e Charles Rolls si incontrano per la prima volta per un pranzo all'Hotel Midland di Manchester.

Imprenditore il primo, aveva brevettato nel 1887 l'attacco a baionetta per le lampade ad incandescenza. Appassionato di motori, acquistò nel 1903 una Deauville a due cilindri, che tuttavia non trovava pienamente affidabile. Dallo chassis della vettura francese cominciò a progettare tre prototipi,  uno dei quali fu chiamato "Royce".

Charles Rolls era un ingegnere meccanico, laureato a Cambridge e sin dalla giovane età appassionato di corse automobilistiche. Fu uno tra i primi rivenditori di auto straniere sul suolo britannico. Il suo interesse nella ricerca di un produttore nazionale lo avvicinò a Henry Royce, nel periodo in cui l'ingegnere stava realizzando i suoi prototipi.

Dall'incontro di Manchester nasce un accordo che avrebbe previsto la produzione di automobili e la distribuzione da parte della già avviata attività di vendita  di Charles Rolls. 


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Non soltanto la passione per le auto. Charles Rolls fu anche un pioniere del volo in Inghilterra. Nella fotografia il pilota è ritratto ai comandi del suo "Flyer", modello brevettato dai fratelli Wright.

Rolls perse la vita proprio durante un volo con il suo aereo, il 12 luglio 1910. 


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Nel marzo 1906 inizia la produzione della Rolls Royce Limited, dopo lo sviluppo dei primi prototipi artigianali tra il 1904 e il 1906. Tra questi, la 10 HP che fece la sua comparsa ufficiale al salone di Parigi del 1904.

Nella foto, una Silver Ghost della prima serie in mostra allo stand di Charles Rolls all'Olympia Motor Show del 1906.


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LA SILVER GHOST

Presentata nel 1906, fu subito definita dalla stampa "la migliore automobile del mondo". 

"Silver Ghost" fu il primo nome della serie ispirata al paranormale tipica dei modelli Rolls Royce che la seguiranno. La vettura era conosciuta ufficialmente come 40/50 HP e fu battezzata Il "fantasma d'argento" per la speciale vernice a base di alluminio e per la estrema silenziosità di marcia.

Il motore che la spingeva era un 6 cilindri di oltre 7 litri, che tra il primo modello e il 1919 passò da 48 a 80hp, rendendo la macchina estremamente competitiva, tanto che fu protagonista e vincitrice di diversi raid automobilistici prebellici. Rimarrà in produzione fino al 1925.


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Durante il primo conflitto mondiale, il telaio della Silver Ghost fu utilizzato come base per l'autoblindo britannica chiamata appunto Rolls Royce Armoured Car, armata da una britannicissima mitragliatrice Vickers in torretta (foto in basso).

In alto, sua altezza Il Maharaja Sir Bhupindra Singh e Sua Altezza Reale il Principe di Galles su una Silver Ghost del 1919. 


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GLI ANNI DEI RECORD

Gli anni 30 furono per la Rolls Royce gli anni delle grandi sfide di velocità. Nel 1933  il pilota Sir Malcolm Campbell stabilì un nuovo record al volante del  prototipo Rolls Royce Bluebird, raggiungendo la velocità di punta di 437,74 Kmh (272,46 Mph). Quattro anni più tardi, su una Rolls Royce Thunderbolt bimotore, George Heystone tocca i 502,12 Kmh (312,2 Mph).

In campo nautico, è Sir Henry Seagrave a portare il suo motoscafo "Miss England II" equipaggiato con motori Rolls Royce "R" a volare sull'acqua a oltre 191 Km/h.

La produzione automobilistica del decennio  vede il trionfo della Phantom, la cui serie I era stata lanciata già nel 1925. Attraverso continue migliorie ed evoluzioni tecniche delle serie II e III, Rolls Royce conferma la propria indiscussa leadership nel settore delle auto di extralusso. unica a montare un V12 fino ad allora, fu l'ultima grande berlina prodotta dalla casa fino alla parentesi bellica. Bisognerà attendere infatti gli anni 50 per ritrovare in listino la Phantom IV.

Nelle foto, da sinistra in senso orario: Sir Malcolm Campbell al volante della Bluebird, l'idrovolante Supermarine S6B e due immagini di Sir Henry Seagrave sul motoscafo dei record, il "Miss England II".


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LA "VITTORIA E' ALATA". LA GUERRA E LA PRODUZIONE AERONAUTICA.

Rolls Royce, negli anni tra le due guerre, aveva seguito la rapidissima evoluzione dell'aviazione. Suoi furono i motori che equipaggiavano l'idrovolante Supermarine S6B che il 29 settembre 1931 stabiliva il record di velocità per idrovolanti nella coppa Schneider, volando a oltre 655 km/h. Il motore era un superpotenziato Type "R" che sviluppava la potenza massima di 2,350 Hp. Nella foto, il motore avio "Rolls-Royce Merlin 60", un 12 cilindri a V che sarà protagonista della supremazia britannica dei cieli di guerra.


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Dall'idrovolante del trionfo ai drammatici anni della seconda guerra mondiale, il nome Rolls Royce rimarrà protagonista assoluto nello sviluppo dei motori per l'aviazione. Proprio dal motore del' S6B fu sviluppato il miglior propulsore britannico del conflitto: si tratta del Rolls-Royce Merlin, che trovò impiego operativo sulle ali dei quadrimotori Avro Lancaster, dominatori dei cieli nei grandi raid sulle città dell'europa occupata dal nazismo.

Nella foto: uno dei pochi Lancaster ancora in condizioni di volo con le cappottature motore aperte, che lasciano intravedere i Rolls-Royce Merlin che rispondono rombando ai comandi del gas.


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DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI '60

Avendo la Vittoria alata volto il suo sguardo benevolo alla Gran Bretagna, il secondo dopoguerra vide la ripresa in grande stile della produzione automobilistica.

Il modello Phantom, nelle sue serie IV e V fu riconosciuta come la vettura più prestigiosa del mondo. Il suo blasone divenne associato con la Real Casa d'Inghilterra, tanto che la regina Elisabetta II e il Duca di Edimburgo la scelsero al posto della Daimler come auto ufficiale della Corona.  La Phantom V determinò, alla fine degli anni 50, un'impennata delle vendite mondiali, con un nuovo V8 di 4,887cmc e con la tradizionale carrozzeria a chassis.

Nella foto: Dwight Eisenhower, allora Comandante supremo della neonata NATO, in compagnia del primo ministro britannico Harold McMillan su una Rolls convertibile a Londra nel 1951.


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Una Phantom IV in versione Landaulette, o semi-convertibile. Fu il primo modello della rinata produzione postbellica.


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Gli anni 60 furono il decennio della consacrazione del marchio britannico.

La Rolls fu protagonista del cinema sia sul grande schermo con "La Rolls Royce Gialla" con Omar Sharif e 007 "Goldfinger". Molte star del cinema e dello spettacolo la vollero al loro fianco, mentre gli swinging sixties coinvolgevano anche le nobili Rolls. Una tra tutte la Phantom di John Lennon che, uscita bianca dalla fabbrica fu presto dipinta in nero opaco dal beatle. La nuova colorazione voluta da Lennon trasformò la berlina in un simbolo a 4 ruote della psichedelia dell'ultimo scorcio degli anni 60.

Nella foto: Shirley Mac Laine abbraccia lo Spirit of Ecstasy di una Phantom III del 1937 durante le riprese del film "La Rolls Royce Gialla" (1964).


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La Rolls-Royce e i divi dello spettacolo: Dall'alto: una scena dal film "007 Goldfinger" dove Sean Connery è accanto a una Phantom III; la top model Twiggy scende da una Rolls convertibile; la Phantom V psichedelica di John Lennon e il cantante Roy Orbison. 


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I DIFFICILI ANNI 70

La crisi economica e la fine del fermento del decennio precedente non risparmiarono neppure la casa dello Spirit of Ecstasy. Nel 1973 viene ufficializzata la divisione in due distinte società del settore auto e di quello aeronautico, impegnato nel complicato sviluppo dei motori a reazione tra cui il propulsore del Concorde, che vide l'autorizzazione al volo civile nel 1975. Nel frattempo, nel settore automobilistico, si sviluppano i nuovi modelli  Corniche e Camargue. Proprio quest'ultima rappresenta la rottura con la tradizione 100% british della casa, con la firma tutta italiana di Pininfarina. In alto, un modello simbolo della produzione del decennio, la Corniche.


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Una coupè due porte dal design italiano. La Rolls-Royce Camargue nata dalla matita di Pininfarina, fece la sua comparsa nel marzo del 1975.


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Spinto dai motori a reazione Rolls Royce, il Concorde G-BOAF della British Airways si alza dalla pista. 


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Gli ANNI '80 e '90 e l'era BMW

Rilevata nel 1980 dalla Vickers, azienda del settore difesa, la produzione prosegue sostanzialmente seguendo uno sviluppo lineare con l'upgrading di modelli  nati alla fine del decennio precedente. Si giunge così all'ingresso negli anni 90 della BMW che partecipa attivamente alla progettazione ed allo sviluppo di modelli completamente nuovi, sotto il cui cofano sono nascosti i V8 e i V12 bavaresi.

Nella foto, una Silver Spirit mark I, che segnò l'ingresso della casa britannica negli anni '80.


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Una Silver Seraph del 1998 sulle rive del Tamigi. Sotto il suo cofano, un 12 cilindri di produzione BMW.


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Uno scorcio dell'interno della spettacolare fabbrica Rolls-Royce a Goodwood nel West Sussex. Aperto nel 2003 impiega circa 350 persone per una produzione annua attorno alle 1,000 unità.


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La gamma Rolls-Royce attualmente in produzione a Goodwood schierata di fronte allo stabilimento.


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Una Wraith, l'ultima nata in casa Rolls-Royce. Si tratta di una coupè considerata la più potente e tecnologicamente avanzata della storia del marchio dello Spirit of Ecstasy.


Compie 110 anni l'automobile più blasonata in assoluto. Viaggio nella storia del marchio dello "Spirit of Ecstasy", simbolo dell'ambizione dei due fondatori: costruire le automobili migliori del mondo

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