Settembre 1914. Inizia la guerra sottomarina

Agosto 1914. Convoglio navale della Royal Navy durante un'azione di pattugliamento nelle acque del Mare del Nord.


L'HMS Pathfinder alla rada. Proprio da questo incrociatore prese il nome la classe navale della Marina britannica. Varata nel 1903 e armata nel 1905, la nave da guerra inglese aveva una stazza di 2,900 tonnellate e poteva raggiungere i 25 nodi. Lunga 117 metri, nel 1914 faceva parte della 8th Destroyer Flotilla.

Uno dei punti deboli di questa classe di incrociatori era l'eccessivo consumo di carbone. Proprio per questo motivo il 5 settembre 1914 la HMS Pathfinder si era trovata a dover mantenere la crociera a soli 5 nodi, divenendo facile preda per il sommergibile tedesco U-21.


Bundesarchiv

Sottomarini tedeschi in porto. Il primo da destra è l'U-21, il primo sommergibile ad affondare una nave il 5 settembre 1914. 


L'equipaggio di un U-boot tedesco durante la crociera nel Mare del Nord, con lo scafo a pelo d'acqua prima dell'immersione.


La camera di lancio di un U-Boot della Marina Imperiale tedesca. Questi sommergibili operativi nell'agosto 1914 facevano parte della prima serie degli U-Boot.

Erano infatti spinti non da motori diesel, bensì da propulsori a due tempi a paraffina coadiuvati in serie da una coppia di motori elettrici per la navigazione sottomarina.


Il Luogotenente di Marina Otto Hersing,comandante del sommergibile U-21 che nel pomeriggio del 5 settembre 1914 sorprese ed affondò la HMS Pathfinder.


Il protagonista della seconda grande azione della Marina Imperiale tedesca: l'U-Boot U-9, della stessa classe del sommergibile U-21.


Imperial War Museum

L'esplosione dell' incrociatore inglese HMS Pathfinder a causa del siluramento da parte del sommergibile tedesco U-21 al largo delle coste scozzesi il 5 settembre 1914.

Il dipinto, del 1920, è di William Lionel Wyllie.


Bundesarchiv

Foto di gruppo per i 25 membri dell'equipaggio del sommergibile U-9, protagonista dell'azione della mattina del 22 settembre 1914.


In una cartolina celebrativa, il sommergibile U-9 in azione nelle gelide acque del Mare del Nord.


Imperial War Museum

L'HMS Aboukir ormeggiata. Fu la prima nave del convoglio a cadere sotto i colpi dell' U-9 del Capitano Weddingen. Colpita alle 6.35 circa, alle 6,55 lo scafo sprofondava nelle acque scure del Mare del Nord.


Imperial War Museum

L'Incrociatore inglese HMS Hogue durante la navigazione. Fu silurato dall' U-9 mentre cercava di soccorrere l'equipaggio della sorella HMS Aboukir.


Imperial War Museum

Stesso destino della HMS Hogue per la HMS Cressy, che la mattina del 22 settembre 1914 era di pattuglia assieme alle altre 2 navi inglesi.


L'"eroe" dell'azione sottomarina del 22 settembre 1914: il Capitano Otto Weddingen, comandante dell' U-Boot U-9.


Getty Images

"In un solo giorno!" è il titolo trionfale a cinque colonne sull'impresa del sommergibile U-9 di questo giornale tedesco che riporta la cronaca dell'impresa del 22 settembre 1914.


La battaglia navale del 22 settembre 1914 in una cartolina illustrata. Nel tondo in alto a sinistra, il ritratto di Otto Weddingen.


Il trionfale rientro in porto del sommergibile U-9, protagonista dell'affondamento di tre incrociatori nemici nel medesimo giorno. 


Allo scoppio delle ostilità, la flotta militare più potente era certamente quella britannica. La Grand Fleet poteva contare infatti su 29 navi da guerra pronte al fuoco e su altre 16 in cantiere. Subito dopo veniva la flotta imperiale tedesca, con 18 navi alla rada e 9 in cantiere. Ad un primo tentativo di sortita tedesca contro la flotta inglese, poco accurato e fallimentare, rispose la marina britannica il 28 agosto 1914 nelle acque sudorientali del Mare del Nord. Durante il quotidiano pattugliamento delle coste, i tedeschi furono sorpresi dall'attacco della Royal Navy nei pressi del' isola di Heligoland. I sottomarini del Commodoro Roger Keyes e la squadra del Vice-ammiraglio David Beatty affondarono due incrociatori leggeri e un cacciatorpediniere tedesco, Il Mainz. L'azione costò la vita ad oltre 700 marinai tedeschi. L'azione fu vista dagli inglesi come un trionfo verso una facile vittoria. 

Tuttavia pochi giorni dopo, ovvero il 5 settembre 1914, il sommergibile tedesco U-21 intercettò l'incrociatore leggero "HMS Pathfinder", che era rimasto isolato dal resto degli intercettori nelle acque al largo di St Abbs Head, Scozia. Alle 15.45 il comandante dell'U-Boot tedesco, il Luogotenente Otto Hersing, ordinò il fuoco e alle 15.50 il siluro colpì la santabarbara di prua. L'esplosione fece letteralmente saltare in aria il "Pathfinder" che affondò in pochi minuti, portando con sé le vite di 259 membri dell'equipaggio.

Soltanto due settimane più tardi, il 22 settembre, altre tre navi inglesi furono silurate da un solo U-boot tedesco, l'U-9 comandato dal capitano Otto Weddingen.

La prima nave inglese ad essere colpita fu l' "HMS Aboukir". Le due sorelle "HMS Cressy" e "HMS Hogue" giunsero in soccorso ma furono a loro volta attaccate ed affondate. L'azione costò alla Royal Navy, oltre la perdita dei tre incrociatori, il prezzo di 1397 vite umane.

Nelle prime fasi della guerra in mare gli inglesi, che avevano sperato in una superiorità incontrastabile della Grand Fleet, dovettero mettere da parte la convinzione di una facile vittoria sul mare. Così come il Kaiser Guglielmo II e i suoi alleati compresero l'impossibilità del successo rapido via terra secondo l'idea della blitzkrieg

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