Il prezzo del gas vola, ma Descalzi (Eni) rassicura: "L'impatto sulla produzione è marginale"

Continuano le tensioni sul prezzo del gas in Europa e questa volta in scia ai sospetti della Finlandia per un possibile atto di sabotaggio dietro la perdita del gasdotto Baltic Connector, che la collega con l’Estonia.

I future Ttf sono balzati sul mercato di Amsterdam del 12% a 49,31 euro al megawattora, con il guasto che riaccende i timori sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche in Europa, a poco più di un anno di distanza dall’esplosione che ha danneggiato il Nord Stream. Rumors si sono sommati alle tensioni sui prezzi derivanti dalla guerra in Israele che ha portato alla chiusura dei due maggiori giacimenti di gas del paese.

La guerra ha impatto marginale

L’Italia pare al riparo dalle tempeste. A sostenerlo è stato Claudio Descalzi, il ceo dell’Eni, secondo cui “la guerra è terribile ma l’impatto sulla produzione di gas è marginale, ma c’è il tema degli schemi delle possibili conseguenze che preoccupano i mercati che è ovviamente molto prudente ma bisogna capire come sarà l’evoluzione”.

(Continua su: Veritaeaffari.it )



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