PayPal svela Beacon per regalare a tutti un personal shopper

Finora la tecnologia NFC non ha fatto passi da gigante. Invocata come la salvezza del nuovo commercio, non ha trovato riscontri positivi ne verso gli utenti che per i commercianti. Le ragioni sono molteplici, tra tutte il fatto che sono ancora pochi i dispositivi (smartphone e tablet) che hanno l’NFC, prerogativa essenziale per concludere un acquisto. Se deve esservi la tecnologia in un rinnovato modo di fare spesa allora è giusto che sia accessibile a tutti senza creare un ulteriore forma di digital divide.

In questo senso una possibile svolta viene data da PayPal, già fautore di un ammodernamento del fare shopping online grazie al “one-click payment” lanciato anni fa. Una delle più grandi sfide di David Marcus, Presidente di PayPal, era quella di portare il pagamento tramite la piattaforma anche nel mondo “reale” senza la necessità di accedere al sito, digitare password e importi e procedere. Cambiare il comportamento dei consumatori è un compito talmente difficile che Marcus ha pensato di prendere un’altra strada: cambiare il comportamento dei venditori.

PayPal ha cominciato a sperimentare la tecnologia chiamata BLE (Bluetooth Low Energy) che permette ai dispositivi collegati di comunicare tra loro mantenendo un baso consumo energetico risparmiando in autonomia. Lo scorso giugno PayPal aveva reclutato alcuni dei suoi migliori ingegneri e designer per cominciare a sviluppare un nuovo aggeggio che avrebbe migliorato l’esperienza in negozio degli utenti: Beacon .

Essenzialmente si tratta di un piccolo dispositivo hardware che si collega ad una presa di corrente e serve come “faro” per altri dispositivi collegati in Wi-Fi. I consumatori che hanno sul loro smartphone l’app PayPal e che hanno dato il consenso per l’utilizzo di Beacon da parte di rivenditori autorizzati, potranno ricevere un assistenza personalizzata quando si troveranno nell’esercizio. Attraverso un check-in automatico (effettuato grazie alla connessione Wi-Fi diretta a Beacon) il negozio saprà quali clienti sono dentro, conoscendone usi e costumi delle proprie esperienze su PayPal. L’utente non deve fare assolutamente nulla, sarà il commesso ad avvicinarsi e a proporre tutto ciò che crede possa interessare alla persona, guidandolo nell’acquisto. PayPal si è già espressa sui dubbi riguardo la privacy. L’azienda ha detto che l’app non traccerà di continuo gli utilizzatori, ne rileverà solo la posizione al momento del check-in nel negozio. Nessuna informazione aggiuntiva verrà conservata da PayPal ne trasmessa all’esterno. Il dubbio obbligatorio: siamo sicuri che sia davvero così? La storia recente ci dice che non sempre le dichiarazioni sulla protezione della privacy vanno di pari passo con la realtà.

Un obiettivo più ampio è quello di permettere ai negozianti di creare offerte e coupon ad-hoc per una certa fascia di consumatori. Questo sarà reso possibile dalla pubblicazione da parte di PayPal delle Mobile In-Store API permettendo a più di 100 sviluppatori di integrare il sistema Beacon nelle loro applicazioni. Sarà possibile cominciare ad installare Beacon nei negozi fisici da ottobre con un’implementazione più ampia prevista per l’inizio del 2014.

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