Palermo stupro
(Ansa)
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Palermo, uno dei 7 stupratori: «Mi sono rovinato la vita»

«Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente». Con queste parole uno dei sette giovani indagati si sarebbe difeso davanti al gip Marco Gaeta. «Mi sono rovinato la vita. Mi era stato detto che la giovane era d'accordo – avrebbe detto ancora – Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l'avevo mai vista prima». In lacrime durante l’interrogatorio anche l’altro ragazzo, che ha sostenuto di avere «sbagliato a non andare via».

Sono in corso nel tribunale di Palermo gli interrogatori di 3 dei 7 arrestati per l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti della 19enne palermitana in stato di ebrezza, stuprata dal branco la notte del 7 luglio in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Oltre alla violenza, il branco ha anche ripreso tutto con il cellulare.

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