Le otto donne che saranno potenti nel 2014

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Al primo posto troviamo Chelsea Clinton. Forbes l'ha definita una stella nascente. Grazie ai genitori che si ritrova, al suo impegno a favore delle donne di tutto il mondo portato avanti attraverso i mezzi della Clinton Global Initiative, e al suo modo di fare giornalismo. E c'é chi già specula sul fatto che, più che la madre, sarà lei il primo Presidente donna degli Stati Uniti. 


Credits: Christopher Polk/Getty Images for Sony Pictures

Ben più conosciuta per i suoi successi cinematografici, Salma Hayek ha fondato nel 2012, assieme a Gucci e Beyonce, Chime for Change, un'organizzazione impegnata in tutto il mondo per il sostegno dell'emancipazione femminile. E' un movimento nato da poco, ma le madrine che se ne occupano lasciano immaginare che farà molta strada, e anche in fretta. 


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Al terzo posto troviamo Kathleen Kennedy, Presidentessa di Lucasfilm. Ha prodotto e co-prodotto più di sessanta pellicole, accumulando ben 120 candidature agli Oscar, venticinque vittorie e circa undici miliardi di dollari ai botteghini mondiali. Sono "sue" tre tra le pellicole di maggiore successo della storia del cinema: E.T., Jurassic Park e Il sesto senso, ma anche Indiana Jones e Ritorno al Futuro. Come ha fatto? Da giovanissima è stata notata e apprezzata da George Lucas, che ha avuto l'onore di affiancare per la maggior parte della sua carriera. 


Credits: Stephen Lovekin/Getty Images

Quando ha iniziato ad occuparsi di J. Crew nel 2008, Jenna Lyons è stata riconosciuta in tutto il mondo come la designer del grande pubblico. Ma è da quando anche Michelle Obama si è innamorata delle sue creazioni e degli accostamenti da lei proposti che è diventato chiaro per tutti come il suo successo del gruppo fosse ancora molto lontano dal punto massimo che con l'aiuto di questa spiritosa ragazza è destinata a raggiungere.


Credits: Chrysaora, Flickr

Jane McGonigal è la maga dei videogiochi alternativi, vale a dire quei giochi pensati per aiutare chi li usa a risolvere i problemi della vita vera dopo averli affrontati e superati in un contesto virtuale. Il New York Times ha definito il suo libro "La realtà in Gioco. Perché i giochi ci rendono migliori e come possono cambiare il mondo" una lettura che rende più dipendenti del Tetris, e le ambizioni di questa ragazza lasciano intendere che anche di lei si continuerà a parlare a lungo. 


Credits: Flickr, Foreign and Commonwealth Office

Heba Morayef è il Direttore, per l'Egitto, di Human Rights Watch. In passato ha lavorato presso il Segretariato Internazionale di Amnesty International a Londra e come attivista in Libia e Tunisia. Parla inglese, arabo e francese. Anche Time l'ha inserita nel 2013 tra le cento persone più influenti del pianeta per il lavoro che sta svolgendo in Egitto in una fase così delicata per questo paese. 


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Di Christine Quinn continueremo di certo a parlare perché ha deciso di concorrere per la poltrona di Sindaco di New York. Se vincesse, non sarebbe soltanto la prima donna sindaco della Grande Mela, ma anche la prima donna gay a ricoprire questo incarico.


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Anne Wojcicki ha fondato nel 2006 23andme, nell'intento di incoraggiare le persone a conoscere meglio il proprio patrimonio genetico e di creare un database di informazioni utili per chi è sempre alla ricerca di nuovi farmaci e terapie mirate. In pochi anni la società ha accumulato 200mila clienti, e tra i principali successi genetici raggiunti vanno ricordate la scoperta di una variante genetica che protegge contro il morbo di Alzheimer e quella del legame tra dimensione del seno e alcuni tipi di cancro. Altro dettaglio: Anne Wojcicki è la moglie di Sergey Brin, che con Larry Page ha fondato Google.


La rivista americana Forbesha stilato la classifica delle donne più potenti del 2014. O meglio, di quelle che aspirano a diventarlo o hanno le potenzialità per farlo. Sono otto, quasi tutte americane. Si occupano di arte, moda, beneficenza, politica, diritti umani e nuove tecnologie.

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