L'Ossesssione Nordica. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana

Studio Esseci

Cesare Laurenti: Visione Antica, 1901. Olio e tempera su tavola


Studio Esseci

Felice Casorati: Le due bambine, 1912 . Tempera su cartone


Studio Esseci

Arnold Böcklin: Ruine am Meer (Rovina sul mare), 1880. Olio su tela


Studio Esseci

Teodoro Wolf Ferrari: Betulle, 1913. Olio su tela


Studio Esseci

Franz von Stuck: Il peccato, 1909 ca. Olio su tela


Studio Esseci

Richard Edward Miller: Vecchia olandese, La vecchia. Olio su tela


Studio Esseci

Vilhelm Hammershøi: Interiør med siddende kvinde, 1908. Olio su tela


Vittorio Pica, il critico italiano forse più aggiornato e internazionale dell’epoca, ebbe a dire, nel 1901, come gli artisti italiani, vecchi e giovani, fossero presi da una sorta di "ossessione nordica".

Partendo da questa intuizione di Pica, che fu anche Segretario generale della Biennale, per la prima volta una grande mostra intende documentare quanto i “Nordici” (intesi nel senso più ampio del termine) Boecklin, Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff e gli Scandinavi di varie tendenze come Zorn, Larsson o addirittura Munch, abbiano influenzato gli italiani.

La mostra è curata da Giandomenico Romanelli con la collaborazione di Alessandra Tiddia ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.

Palazzo Roverella
Rovigo
dal 22 febbraio al 21 giugno 2014

YOU MAY ALSO LIKE