Oscar 2014, i vincitori in foto

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Miglior film: 12 anni schiavo di Steve McQueen.

Il regista Steve McQueen (a sinistra) e l'attore e produttore Brad Pitt accettano il premio al Dolby Theatre, 2 marzo 2014, Hollywood, California. 


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La festa sul palco del Dolby Theatre per la vittoria di 12 anni schiavo, incoronato miglior film.

Steve McQueen, al centro, e attorno a lui gli attori Sarah Paulson, Benedict Cumberbatch, Lupita Nyong'o, lo sceneggiatore John Ridley, l'attore Chiwetel Ejiofor, i produttori Arnon Milchan, Dede Gardner, Jeremy Kleiner e Anthony Katagas, l'attrice Adepero Oduye e il produttore Brad Pitt, 2 marzo 2014, Hollywood, California.


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Cate Blanchett accetta l'Oscar come migliore attrice protagonista per Blue Jasmine sul palco del Dolby Theatre, 2 marzo 2014, Hollywood, California. 


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Matthew McConaughey accetta l'Oscar come miglior attore protagonista per Dallas Buyers Club.


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Alfonso Cuarón accetta l'Oscar per la miglior regia per il suo film Gravity.


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Lupita Nyong'o in possa nella sala stampa del Loews Hollywood Hotel con il suo Oscar come migliore attrice non protagonista per 12 anni schiavo.


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Jared Leto sul palco del Dolby Theatre premiato come migliore attore non protagonista perDallas Buyers Club.


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I quattro attori vincitori riuniti in una foto ricordo: da sinistra Matthew McConaughey, Cate Blanchett, Lupita Nyong'o e Jared Leto.


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Il regista e sceneggiatore Spike Jonze accetta l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale per Lei (Her).


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Paolo Sorrentino con l'Oscar per il miglior film in lingua straniera vinto con La grande bellezza.


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Lo sceneggiatore John Ridley, vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per 12 anni schiavo.


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Da sinistra a destra: il produttore Peter Del Vecho e i registi Jennifer Lee e Chris Buck accettano l'Oscar per il miglior film d'animazione per Frozen - Il regno di ghiaccio.


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Beverley Dunn (Set Decoration), a sinistra, e Catherine Martin (Production Design) accettano l'Oscar per le migliori scenografie per Il Grande Gatsby.


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Il compositore Steven Price accetta l'Oscar per la migliore colonna sonora originale per Gravity, Dolby Theatre, 2 marzo 2014, Hollywood, California.


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Da sinistra: gli artisti degli effetti visivi Timothy Webber, Chris Lawrence, David Shirk e Neil Corbould festeggiano l'Oscar per i migliori effetti speciali vinto per Gravity.


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Da sinistra a destra: Christopher Benstead, Niv Adiri, Skip Lievsay e Chris Munro accettano l'Oscar per il migliore montaggio sonoro per Gravity.


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Mark Sanger (a sinistra) e il regista Alfonso Cuarón in posa con l'Oscar vinto per il migliore montaggio per Gravity.


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Glenn Freemantle accetta l'Oscar per il miglior sonoro per Gravity.


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Adruitha Lee (a sinistra) e Robin Mathews accettano l'Oscar per miglior trucco e acconciature per Dallas Buyers Club, Dolby Theatre, 2 marzo 2014, Hollywood, California.


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Emmanuel Lubezki accetta l'Oscar per la migliore fotografia per Gravity.


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I compositori Kristen Anderson-Lopez (a sinistra) e Robert Lopez accettano l'Oscar per la migliore canzone originale per Let It go presente in Frozen - Il regno di ghiaccio.


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Da sinistra a destra: Janet Friesen, il regista Morgan Neville, la produttrice Caitrin Rogers e la cantante Darlene Love accettano l'Oscar per il miglior documentario per 20 Feet from Stardom.


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I registi Laurent Witz (a sinistra) e Alexandre Espigares accettano l'Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione per Mr. Hublot.


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I registi Nicholas Reed (a sinistra) e Malcolm Clarke accettano l'Oscar per il miglior cortometraggio documentario per The Lady In Number 6.


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I registi Kim Magnusson (a sinistra) e Anders Walter accettano l'Oscar per il migliore cortometraggio per Helium.


L'Italia festeggia la vittoria di Paolo Sorrentino, che con La grande bellezza ha riportato in patria dopo 15 anni l'Oscar per la miglior pellicola in lingua straniera.

Ma il vero re dell'86^ edizione degli Academy Awards è Steve McQueen. Il cineasta britannico, conquistando la statuetta come miglior film per 12 anni schiavo, è entrato nella storia del premio: è il primo lungometraggio di un regista di colore a conquistare il riconoscimento più ambito nella notte degli Oscar. "Dedico questo premio a tutti coloro che hanno sopportato la schiavitù e alle 21 milioni di persone che ancora soffrono la schiavitù al giorno d'oggi", ha detto McQueen. Il film, storia vera di schiavitù nell'America pre-guerra civile, si è aggiudicato anche altre due statuette, quella di Lupita Nyong'o (migliore attrice non protagonista) e quella per la migliore sceneggiatura non originale di John Ridley. Altro momento da ricordare è quello che vede Brad Pitt finalmente salito sul palco per raccogliere il premio come produttore del film (il suo primo dopo cinque nomination).      


Gravity del regista messicano Alfonso Cuarón ha vinto sette statuette, tra cui quella come migliore regista (una prima assoluta per un regista latino-americano). Grande perdente è American Hustle - L'apparenza inganna di David O. Russell: aveva ricevuto 10 nomination ma è tornato a casa a mani vuote. 


Ripercorriamo in questa fotogallery tutti i vincitori. 


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