Omicidio Nemtsov: incriminati cinque ceceni

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Gli investigatori esaminano il corpo di Boris Nemtsov, oppositore di Putin, assassinato a Mosca la sera del 27 febbraio 2015.
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Poliziotti sul luogo dell'omicidio di Boris Nemtsov, oppositore di Putin, 27 febbraio 2015
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27 febbraio 2015. Viene ucciso a Mosca da un commando che poi farà perdere le sue tracce, a pochi passi dal Cremlino, il businessman Boris Y. Nemtsov, ex amico divenuto acerrimo oppositore di Vladimir Putin in Russia. Putin condanna l'omicidio. L'opposizione scende in piazza. L'inchiesta si inabissa, dopo la sospetta confessione del presunto killer ceceno. Nella foto, gli investigatori esaminano il corpo di Boris Nemtsov.
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Zhanna Nemtsova al cimitero Troekurovskoye di Mosca, il 5 marzo 2015, durante la cerimonia funebre del padre Boris Nemtsov, ucciso a Mosca il 27 febbraio 2015
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Zaur Dadayev, reo confesso dell'omicidio di Boris Nemtsov del 27 febbraio 2015 a Mosca, durante l'udienza nella procura di Mosca incaricata delle indagini, 8 marzo 2015
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Tamerlan Eskerkhanov è uno dei cinque ceceni sospettati per l'omicidio di Boris Nemtsov. Il gruppo sarebbe stato guidato da Zaur Dadayev, uomo di Ramzan Kadyrov, il luogotenente di Putin in Cecenia, Mosca, 8 marzo 2015
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Un partecipante ai funerali con il libro di Nemtsov "Confessioni di un ribelle"
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Il presidente russo Vladimir Putin con Boris Nemtsov in un incontro a Mosca al Cremlino
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Il premier Matteo Renzi arriva sul ponte, a due passi dal Cremlino, per deporre un mazzo di fiori nel punto in cui Ë stato ucciso Boris Nemtsov
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Zhanna Nemtsova
epa04642708 Portraits of murdered Russian opposition veteran leader Boris Nemtsov are held by members of the crowd in central Moscow, Russia, 01 March 2015. Opposition members gather to hold a march in the memory of murdered Kremlin critic Boris Nemtsov, having replaced the scheduled on 01 March opposition rally 'Vesna' (Spring). Boris Nemtsov, one of the organizers of the Vesna rally, was shot dead late in the evening of 27 February while walking on the Bolshoy Kammeny bridge near the Kremlin. EPA/SERGEI ILNITSKY
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1 novembre 1997: Il Presidente russo Boris Yeltsin con il vicepresidente Boris Nemtsov a Krasnoyarsk in Russia
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Una foto di Boris Nemtsov alzata durante la manifestazione a Mosca - 1 marzo 2015
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"Queste pallottole sono in ognuno di noI" e "Gli eroi non muoiono" sono le scritte sui cartelli portati nella manifestazione in ricordo di Boris Nemtsov
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La manifestazione in onore di Boris Nemtsov a Mosca
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Fotografie di Boris Nemtsov lungo la manifestazione in suo ricordo a Mosca - 01 marzo 2015
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Fotografie di Boris Nemtsov lungo la manifestazione in suo ricordo a Mosca - 01 marzo 2015
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Abitanti di Mosca lasciano fiori sulposto dove è stato ucciso Boris Nemtsov

Sono (quasi) finite in Russia le indagini per l’omicidio di Boris Nemtsov, l’oppositore di Putin assassinato nel febbraio scorso a pochi passi dal Cremlino.

Gli incriminati sono tutti ceceni: Zaur Dadaiev, Anzor e Shadid Gubashev, Temirlan Eskerkhanov e Khamzat Bakhaiev.

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Omicidio su commissione
Sono accusati “di aver commesso un omicidio su commissione come parte di un gruppo organizzato” e di possesso illegale di armi da fuoco, ha spiegato il portavoce del Comitato investigativo russo, Vladimir Markin, precisando che i materiali del caso saranno presto a disposizione degli accusati e dei loro avvocati.

Il mandante e l’organizzatore
Si “indagherà ulteriormente” ha aggiunto Markin, con un procedimento separato sul latitante Ruslan Mukhudinov, accusato di essere “il mandante e l’organizzatore”, e su altre persone non identificate.

Le indagini contro un altro sospettato, Beslan Shavanov, sono invece state concluse lo scorso novembre perché questi nel marzo 2015, accerchiato dalla polizia nel suo appartamento a Grozny, si sarebbe fatto saltare in aria con una granata. 

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Un uomo di Kadyrov 
Ruslan Mukhudinov, accusato di essere “il mandante e l’organizzatore” dell’omicidio, è “nella lista dei ricercati internazionali dal novembre del 2015”, ed era un militare del battaglione della polizia cecena ‘Sever’, considerato il corpo di guardia personale del luogotenente di Putin in Cecenia, Ramzan Kadyrov. Alla stessa unità armata appartenevano Zaur Dadaiev, che ne era il vice comandante, e Beslan Shavanov. Nonché il nipote del senatore Suleiman Gheremeiev, Ruslan Gheremeiev, che la stampa russa indica come testimone nel caso ma che secondo alcuni analisti potrebbe essere un anello di collegamento tra il mandante, o i mandanti, dell’omicidio e gli esecutori

Secondo un avvocato della famiglia Nemtsov, Vadim Prokhorov, Mukhudinov era l’autista di Ruslan Gheremeiev, il quale sarebbe inoltre imparentato col braccio destro di Ramzan Kadyrov, Adam Delimkhanov. 

Il comandante del battaglione ‘Sever’ è Alibekh Delimkhanov, fratello di Adam. I fratelli Anzor e Shadid Gubashev sono cugini di secondo grado di Dadaiev. La richiesta della famiglia di Nemtsov di interrogare altre persone, tra cui il leader ceceno Ramzan Kadyrov, è stata respinta.

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