Un libro da poco uscito in Inghilterra, «Time and how to spend it» (Il tempo e come spenderlo), dà una definizione poco pietosa di computer, tablet, cellulari e dintorni: li chiama «armi di distrazione di massa». Strumenti arcigni, ladri di ore, che ogni giorno sottraggono alla nostra vita attimi preziosi. Momenti persi, bruciati, che non torneranno mai più. Quasi in parallelo, un lungo articolo pubblicato a fine aprile dal New York Times titolava così: «Mettere via il tuo telefono può aiutarti a vivere più lungo». La sua tesi non è un’argomentazione vaga o capziosa, ma una conclusione suffragata da vari studi ed esperti: giacché incrementa l’ormone del cortisolo che produce lo stress, l’uso costante e prolungato dello smartphone minaccia la salute a lungo termine. È un attentatore del benessere, un bullo del nostro wellness.
Tecnobenessere, gli oggetti per stare meglio

SPIRE Piccolo sensore da attaccare agli abiti per monitorare attività fisica, calorie bruciate, qualità del sonno. A 44 euro.
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MUSE 2 Analizzando le onde celebrali, questo cerchietto imbottito di sensori dà consigli per meditare tramite una app. A 180 euro.
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APPLE Watch Series 4 genera un elettrocardiogramma, evidenziando eventuali alterazioni del ritmo regolare del cuore. Da 439 euro.
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DYSON Mentre rinfresca l’ambiente, Pure Cool Me diffonde aria purificata e cattura spore di muffe e batteri. A 349 euro.
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TP-LINK La lampadina Wi-Fi LB130 aiuta l’umore accendendo la stanza di colori cangianti. A 59 euro.
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PIP Si appoggia sulle dita per rilevare il livello di stress dai pori sulla pelle. E per farlo scendere tramite esercizi di rilassamento. A 149 euro.
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SOMNOX Abbracciando questo robot e imitandone il ritmo del respiro, ci si addormenta rapidamente. A 530 euro.
Portatori sani di serenità
Impensabile uscirne con una dieta digitale rigorosa, spegnendo per sempre qualsiasi schermo. Sarebbe come pensare di curare la bulimia con il digiuno. Ma proprio mentre letteratura e scienza fanno fronte comune contro oggetti hi-tech ormai indispensabili nel nostro quotidiano, i costruttori di gadget reagiscono con un moto d’orgoglio. Affermano il paradigma opposto: da nemici, sono in grado di trasformarsi in portatori sani di serenità. Hanno lanciato prodotti in grado di favorire il relax, facilitare il sonno, riconnetterci con il nostro io, tenere d’occhio i parametri vitali, migliorare gli ambienti in cui ci muoviamo. Insomma, farci stare meglio. Se proprio non possiamo fare a meno della tecnologia, aiutiamola ad aiutarci.