Siamo peggio del Rwanda…L’International Property Rights Index, quest’anno ha assegnato al Belpaese il quarantasettesimo posto, dopo il Rwanda. A dichiararlo è Emilio Bianchi, Direttore di Senaf, la società che organizza il Salone della Proprietà industriale che si terrà a Parma il prossimo 30 settembre. Ma perché siamo finiti così in basso?“Difficoltà nella comprensione della materia e della legislazione internazionale, unita alla mancanza cronica di percorsi di formazione strutturati, sono le principali ragioni che determinano il ritardo italiano in tema di tutela dell’ingegno nazionale, come testimoniato dalla posizione occupata dall’Italia nel ranking stilato dalla Property Rights Alliance. Una condizione che, anche in base al numero di invenzioni (53.705) e marchi (312.282) depositati dal 2008 a oggi in Italia,richiede interventi correttivi, a beneficio in particolare delle PMI, da sempre vero motore dell’innovazione tecnologica made in Italy- spiega Emilio Bianchi- in base ai rumors che abbiamo raccolto dalle aziende proprio nell’ambito delle attività connesse alla gestione del Salone della Proprietà industriale infatti, emerge la crescente consapevolezza, da parte dei singoli imprenditori, della necessità di tutelare la proprietà e il know how industriale, ma una scarsa preparazione sulle modalità con cui procedere. Un gap che va sicuramente colmato in tempi brevi per restituire al made in Italy il carattere di genialità che in passato ha permesso alle nostre produzioni di imporsi come standard di eccellenza qualitativa nel mondo”.In bocca al lupo…
▲