Sarà il Note 8 il primo telefono dual-cam di Samsung

C’è la sensazione che il Galaxy S8 sarebbe potuto essere ancora meglio di quanto sia adesso. Qualche esempio? Il sensore delle impronte sul retro, da spostare in corrispondenza del tasto fisico integrato sotto il vetro e una fotocamera migliore di quella che, comunque, oggi è tra le più performanti nel settore mobile (a breve il nostro test).

Non dovremo aspettare altri 12 mesi per godere di innovazioni del genere visto che molte di queste saranno a bordo del Galaxy Note 8, di cui abbiamo dato già una prima anticipazione, e in uscita a fine agosto.

La fotocamera diventa doppia

Stando ai rapporti più recenti di chi si dice “vicino” alla multinazionale coreana, proprio la fotocamera rappresenta l’elemento di maggiore interesse del telefono di nuova generazione. Sarà questa che darà il via all’era dual-cam per Samsung, una strada già intrapresa dai concorrenti (iPhone 7 Plus e Huawei P10 tra tutti) e che pare essere obbligatoria per chi non vuole restare indietro nel panorama hi-tech.

Questione di design

Più che una questione tecnica però, la doppia cam avrebbe implicazioni di design. Non è detto infatti che il modulo duale porti stravolgimenti evidenti nello scatto fotografico. Già quello montato sul precedente Galaxy S7 edge aveva dimostrato di poter battere la concorrenza dual di Apple, in più di un’occasione.

Più luce, stessi pixel

Il vantaggio di Samsung sta nella tecnologia dual-pixel focus, che permette di sfruttare i fotodiodi di ogni singolo pixel e non solo una certa percentuale come i competitor. Il beneficio di due sensori sarebbe evidente per alcuni aspetti, relativi ad esempio a messa a fuoco e profondità di campo, che restituiscono un’immagine che sembra migliore ma che in realtà è qualitativamente identica a quella ottenuta con una sola lente.

Benvenuta scansione 3D

Ma la fotocamera del Note 8 non sarà semplicemente doppia. Secondo un brevetto ottenuto dalla compagnia tempo fa, diffuso solo a fine marzo, pare che Samsung abbia fatto proprio lo schema di una particolare costruzione in grado di ospitare sia due ottiche separate che un paio di sensori extra, come quello per la ricostruzione degli ambienti in 3D e per l’analisi delle distanze.

Si tratta degli stessi che rendono il Lenovo Phab 2 Pro il primo telefono commercializzato al mondo capace di far vivere alle persone esperienze immersive di realtà aumentata, a scopo didattico, professionale e di puro divertimento, grazie al programma Project Tango di Google.

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