Giro d'Italia: la fatica e la neve sul Galibier

ANSA /Daniel Dal Zennaro

Giovanni Visconti corre sotto una tempesta di neve la 15 ° tappa del 96 ° Giro d'Italia, da Cesana Torinese a Les Granges du Galibier, Francia, 19 maggio 2013. Un tifoso seminudo lo segue correndo...


ANSA /Luca Zennaro

Mauro Santambrogio taglia il traguardo della quattordicesima tappa del 96 ° Giro d'Italia, da Cervere a Bardonecchia, 18 maggio 2013


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Visconti "nel segno di Pantani" (che quindici anni fa sul Galibier scrisse  la pagina più bella della storia del Tour de France). Les Granges du Galibier, Francia, 19 maggio 2013


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"Assolo" di Giovanni Visconti. Les Granges du Galibier, Francia, 19 maggio 2013


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Il ciclista australiano Cadel Evans scende, "bardatissimo", da una funivia al termine della quattordicesima tappa del 96 ° Giro d'Italia da Cervere a Bardonecchia, 18 maggio 2013


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Il ciclista britannico Bradley Wiggins prima della partenza -sotto la pioggia- da Longarone a Treviso, dodicesima tappa del 96° Giro d'Italia. 16 maggio 2013


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Gruppo di ciclisti durante la tappa da Longarone a Treviso. Il maltempo non accenna a diminuire... 16 maggio 2013


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Vincenzo Nibali taglia il traguardo nella tappa da Longarone a Treviso, 16 maggio 2013


Non bastava la fatica, non bastavano i 4000 metri di dislivello della tappa di ieri, non bastava quel nome: col du Galibier, una delle montagne più temute dai ciclisti di tutto il mondo. No, non bastava. E così il Giro d'Italia ieri ha raccontato un'aktra di quelle tappe che sconfinano con la leggenda. Colpa, anzi, merito, della neve che ha accompagnato i corridori all'arrivo. Vincotiri e vinti, comunque eroi

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