Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches a Milano

Mimmo Rotella /Collezione privata /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Divertitevi a dare, 1959-60, décollage su tela, cm 110x100


CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

L’artista in Piazza del Popolo a Roma negli anni Cinquanta


CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Rotella a Roma, durante il rito della “lacerazione”


Mimmo Rotella /Collezione Privata /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Le cachet, 1960, décollage su tela, cm 88x81


Mimmo Rotella /Wien, Museum moderner kunst stiftung Ludwig Wien /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Europa di notte, 1961, décollage su tela, cm 182x108,


Mimmo Rotella /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Con un sorriso, 1962, décollage su tela, cm 154x132


Mimmo Rotella /Collezione Privata /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Marilyn, 1963, décollage su tela, cm 188x134


Mimmo Rotella /Collezione Privata /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Senza titolo, 1964, décollage, cm 200x225


Mimmo Rotella /MART /CLP /Ufficio stampa Comune di Milano

Mimmo Rotella, Not in Venice, 1959, retro d'affiche su tela, cm 95x72


La mostra di Palazzo Reale a Milano (in cui sono presenti circa centosessanta opere) si focalizza sul periodo che va dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, per arrivare al 1964, quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia.

Un momento specifico di massima ricerca a livello mondiale, che si avvale di importanti prestiti da collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Novecento di Milano, MACRO di Roma, Carré d’Art-Musée d’art contemporain di Nîmes e Musée National d’art moderne - Centre Pompidou di Parigi, Tate Modern, Londra, Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, Roma.

Seguendo il percorso della carriera di Rotella, sono individuati e presentati in mostra quei lavori realizzati a ridosso degli anni Sessanta, momento in cui intesse i primi rapporti con la Francia e gli Stati Uniti: sempre più attivo tra Roma e Parigi, Rotella ha modo di lavorare a stretto contatto con gli artisti della Pop Art e di aprire i suoi orizzonti sul contesto americano, esperienza che culmina nel 1962 con la personale alla Galleria Bonino di Buenos Aires e con la partecipazione a “New Realists”, presso la galleria Sidney Janis a New York.

In questi anni, la sua sperimentazione lo porta a rimodulare il poster in ogni modo possibile: quale unità di partenza per lo studio dell’aspetto materico che esso assume a contatto con la tela grezza, quale particella elementare per la costruzione di un immaginario astratto e quale studio della forma che va a costituirsi sul retro del manifesto, tramite l’azione di colle e ruggini

"Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches”
 Milano, Palazzo Reale 
 Fino al 31 agosto 2014

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