Cellulare
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Economia

Il cellulare è il nuovo portafogli. Ecco come cambia la finanza personale

Una ricerca firmata dall'americana LivePerson e rilanciata da Forbesha analizzato le abitudini digitalidei Millennials e della Generazione Z e ha scoperto che la maggioranza (il 61,8%) preferirebbe lasciare casa il portafoglio piuttosto che il cellulare. L’inchiesta ha preso in considerazione le opinioni di oltre quattromila under 35 in sei paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Australia, Giappone e Francia.

Più messaggi meno telefonate

I numeri dimostrano che siamo nel mezzo di una trasformazione radicale: il 65% dei giovani intervistati, infatti, comunica soprattutto tramite cellulari e strumenti digitali invece che di persona. Ma non è tutto, perché il cellulare è utilizzato sempre di meno per fare telefonate e sempre di più come mezzo per scambiare messaggi. E se il 13% deibaby boomers britannici è disponibile a utilizzare lo smartphone anche per la pianificazione finanziaria, riferisce The Independentil dato sale al 46% per i Millennials.

Le banche del futuro

La tecnologia sta cambiando anche il rapporto con la banca che passa sempre di meno dallo sportello. La trasformazione della banca in una realtà digitale “virtuale” è una possibilità molto vicina ai giovani sotto i 35 anni. Quasi un terzo, infatti, si dice convinto che le banche non avranno più una presenza fisica entro i prossimi dieci anni e il 43% è interessato a utilizzare banche digitali. Il dato sale al 49% per la Generazione Z.

La Silicon Valley entra in gioco

Ma c'è di più. Oltre il 43% ritiene che le grandi tech companies prenderanno il posto delle banche tradizionali e il 55,6% degli intervistati ritiene che un servizio bancario offerto da società come Amazon e Google sarebbe dotato di una migliore tecnologia e offrirebbe maggiori vantaggi. Per queste ragioni, sarebbe interessato a lasciare la propria banca tradizionale.

La regola dei dieci minuti

Secondo LivePerson, per gli acquisti di importo inferiore ai venti dollari, quasi il 75% dei Millennials dichiara di rinunciare alla spesa se non ottiene una risposta entro dieci minuti. I consumatori più giovani, insomma, si aspettano servizi automatizzati per le transazioni più semplici, mentre per le interazioni complesse continuano a preferire esperienze con interlocutori reali.

Il caso di Monzo

Un esempio di questo cambiamento è rappresentato da Monzo. Nata nel Regno Unito nel 2015, si definisce “una banca che vive nello smarphone”. Fra i servizi offerti, notifiche di spesa in tempo reale, supporto 24 ore su 24, trasferimenti di denaro istantanei e gratuiti ad altri utenti Monzo,analisi delle uscite per categorie con la possibilità di stabilire limiti massimi di spesa per risparmiare. Con la nuova release del servizio, Monzo si aspetta che i suoi correntisti chiederanno ai datori di lavoro di versare lo stipendio direttamente sull'applicazione che, dunque, sarà utilizzata sempre di più anche per pagamenti importanti, come mutui e affitti.

Per saperne di più:

- Millennials: chi sono gli “Henry” e perché tutti li vogliono

- Il futuro dell’auto con i millennials


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