Milan ko, vola la Juve: le sentenze della sfida di San Siro

La Juventus vince il big match di San Siro contro il Milan e allunga la sua striscia costringendo i rossoneri alla quinta sconfitta nelle prime 11 giornate del campionato. Un verdetto chiaro, espresso dal 2-0 finale firmato da una doppietta di Gonzalo Higuain, tornato devastante nella notte giusta. 

Allegri ha avuto le risposte che cercava e può proseguire nel suo duello a velocità doppia con il Napoli. Anche Montella esce da San Siro con qualche certezza in più, ma purtroppo per lui e per i tifosi rossoneri si tratta della conferma che ad alti livelli il Milan non è ancora competitivo. La sconfitta segue quelle con Lazio, Roma e Inter (più il ko in casa della Sampdoria): cinque partite, zero punti, 2 gol segnati e 13 subiti.

Milan, addio al sogno della Champions League

E' vero che mancano 27 giornate alla fine del campionato e con 81 punti in palio teoricamente c'è spazio per qualsiasi ribaltone. Però la classifica oggi suona come una sentenza per il Milan e non solo per una questione numerica. Immaginare una rimonta su quelle che stanno scappando è illusorio: la quota Champions è altissima  e bisognerebbe pensare a un Milan improvvisamente capace di vincere con continuità.

La prestazione contro la Juventus è stata dignitosa e a tratti positiva, nel solco di quella con la Roma. Ma che il risultato finale sia lo stesso è un altro segnale negativo: nemmeno la versione più convincente è in grado oggi di tenere fino in fondo contro gli avversari che sulla carta dovevano essere diretti. Meglio concentrarsi sul processo di crescita e pensare, magari, a una seconda metà di stagione concentrando gli sforzi sull'Europa League come porta d'accesso d'emergenza per la Champions.

Negli ultimi dieci anni solo due volte il Milan era partito con meno dei 16 punti conquistati fin qui: nel 2012-2013 terminando poi terzo con la rimonta sulla Fiorentina e nel 2013-2014, annata dell'esonero di Allegri poi conclusa malinconicamente all'ottavo posto. Un ricordo che dovrebbe consigliare prudenza prima di ripensare alla cacciata di Montella che torna fatalmente sulla graticola. La trasferta di Sassuolo evoca fantasmi e dopo la sosta c'è il viaggio a Napoli che al momento appare come incubo.

San Siro esaurito per Milan-Juventus - 28 ottobre 2017Getty Images Sport

Juventus, la scintilla di Higuain

Gonzalo Higuain era l'uomo più atteso da Allegri in questo inizio di campionato. Non sempre convincente, talvolta assente con la testa e in ritardo di condizione, l'argentino era stato spronato e anche bacchettato dal tecnico che lo aveva escluso in due partite consecutive per provocarne la reazione.

La doppietta con cui Higuain ha sbancato San Siro ha un valore superiore a quello statistico dei 101 gol in serie A (con Napoli e Juventus). Il Pipita ha segnato da fuoriclasse, inventandosi due prodezze che hanno spezzato l'equilibrio. Con Gonzalo così Allegri può attendere con magior calma il ritorno di Dybala ai livelli di settembre.

Per una sera ha tenuto anche la difesa ed è una notizia, visto che prendeva gol da 5 partite consecutive Champions compresa. La traversa e un super Buffon hanno disinnescato Kalinic e la sensazione resta quella di un reparto che concede sempre almeno una grande occasione, però per un amante delle statistiche come Allegri i 90 minuti di Milano vanno in archivio con il bilancio migliore possibile.

Dopo il bastone del post-Spal il tecnico ha usato la carezza, parlando di squadra ritrovata su livelli da scudetto. Serviranno altre prove e il Napoli è avversario temibilissimo oltre che lanciato. Però a San Siro un anno fa la Juventus aveva perso sia con Inter che con Milan e oggi ha vinto. Un piccolo break a favore che fa morale e classifica.

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