Milan e Inter, crisi di Natale. Ecco i problemi di Gattuso e Spalletti

Inter e Milan in crisi prima di Natale. Non le stesse difficoltà e nemmeno la stessa classifica, ma le sconfitte contro Sassuolo e Atalanta confermano il momento difficile di Spalletti e Gattuso con ripercussione sulla classifica. I rossoneri sono precipitati nella seconda metà del gruppo e non danno segni di ripresa, i nerazzurri si stanno staccando dalla vetta e ora devono guardare con preoccupazione al duello con la Lazio per il quarto posto vitale che vale la Champions League.

Mai come quest'anno sarebbe servita la sosta alle due squadre della Madonnina che, invece, subito dopo Natale si incrociano nel derby di Coppa Italia (guai a sbagliare l'appuntamento) e che prima di Capodanno sono attese da due sfide decisive: Inter-Lazio a San Siro, ovvero uno spareggio per l'Europa che conta, e Fiorentina-Milan al Franchi, cioé l'ultima spiaggia per le ambizioni di rimonta del Milan.

Ecco perché il Milan non esce dalla crisi

Contro l'Atalanta è arrivata l'ottava sconfitta nelle prime 18 giornate del campionato. Una performance quasi storica in negativo, nulla di lontanamente prevedibile dopo l'estate dei 230 milioni spesi sul calciomercato che, però, si è rivelato l'inizio della fine per i rossoneri. Una squadra assemblata male e che non riesce a trovare dentro di sè la scossa per dare un senso alla stagione.

Il cambio da Montella a Gattuso non ha migliorato la situazione. Anzi, se possibile l'ha pure peggiorata e a dirlo sono i numeri: 4 punti in 4 partite contro Benevento, Bologna, Verona e Atalanta sono un bottino misero, inferiore addirittura per qualità agli stessi 4 punti fatti dall'ultimo Montella che però se l'era vista con Juventus, Sassuolo, Napoli e Torino.

Cambiare non è servito. Il Milan gioca peggio di prima, segna meno (un gol a partita contro 1,35) e incassa di più (2 a gara contro 1,28). Il passaggio alla difesa a quattro non ha restituito le certezze di inizio anno, Donnarumma è perso dietro i suoi guai di contratto, Bonucci non dà segnali di ripresa e l'attacco non punge chiunque scenda in campo. Un quadro deprimente in cui si innesta la delusione dei tifosi che si è trasformata in rabbia e contestazione.

Icardi ha sbagliato un rigore a Sassuolo - 23 dicembre 2017Emilio Andreoli/Getty Images

Ecco tutti i problemi dell'Inter (senza mercato)

La crisi dell'Inter ha contorni nettamente diversi e meno preoccupanti, anche se la frenata è evidente e rischia di compromettere lo straordinario girone d'andata. Contro Udinese e Sassuolo si sono visti i limiti della rosa di Spalletti, troppo legata alla condizione di Icardi e degli esterni Perisic e Candreva. Se calano loro, i nerazzurri perdono incisività e vivono giornate in cui tirano tanto in porta senza, però, dare mai l'impressione di poter sfondare con facilità.

Spalletti ha segnalato la mancanza di un trequartista capace di saltare l'uomo quando avversari molto fisici si chiudono a protezione della propria area. Suning non glielo darà sul mercato di gennaio e la condanna è cercare sulle fasce la qualità che manca in mezzo. Un dato della sfida col Sassuolo: 27 volte l'Inter ha crossato - quasi un record - senza mai mettere in condizione Icardi di offendere davvero.

Anche le alternative in panchina non sono all'altezza dei titolari. E' vero che con il solo campionato, insieme alla Coppa Italia, si può pensare di arrivare fino in fondo così, però viene meno anche la possibilità di cambiare spartito in corsa se le cose si complicano. 

A gennaio non dovrebbe succedere nulla ed è un peccato per Spalletti che fin qui ha fatto un miracolo. Meriterebbe un supporto diverso dalla semplice considerazione che basta il quarto posto per entrare in Champions e che ci sono i paletti del fair play finanziario e le imposizioni del Governo cinese. Tema delicatissimo anche in casa-Milan. Su questo fronte i due club non sono accumunati dalle stesse preoccupazioni, ma il quadro è meno splendente di quanto previsto anche ad Appiano e dintorni.

L'inverno è appena cominciato. Per entrambe urge uscire in fretta dalla crisi di dicembre per non gettare al vento tutto. La prospettiva dell'Inter rimane la Champions League, quella del Milan provare a riattaccare una spina staccata troppo in fretta per una malattia che nemmeno il ritiro punitivo ha aiutato a guarire. Alla Befana molte cose saranno chiare.

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