Migranti: il piano di aiuti Ue per i paesi che soccorrono

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Una ragazza siriana al confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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1° marzo 2016. Un ragazzo guarda attraverso una barriera di rete metallica e filo spinato nei pressi del campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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29 febbraio 2016. Bambini e adulti fanno ritorno con della legna nel campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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1° marzo 2016. Una donna con il figlio in braccio fuori da una tenda nel campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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1° marzo 2016. Una donna pettina un bambino dentro a una tenda del campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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29 febbraio 2016. Un migrante allunga il braccio verso la barriera eretta a Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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28 febbraio 2016. Un gruppo di rifugiati tra le tende del campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia,
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28 febbraio 2016. Un rifugiato cerca di riscaldare il figlio vicino a un fuoco nel campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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28 febbraio 2016. Una donna stringe a sé il figlio dopo aver dormito all'aperto nel sovraffollato campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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28 febbraio 2016. Rifugiati siriani e iracheni bloccati nel campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, sdraiati sui binari ferroviari per chiedere la riapertura dei varchi.
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28 febbraio 2016. Rifugiati siriani e iracheni bloccati nel campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, sui binari ferroviari per chiedere la riapertura dei varchi.
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28 febbraio 2016. Un rifugiato bloccato nel campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, si sdraia sui binari ferroviari per chiedere la riapertura dei varchi.
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28 febbraio 2016. Rifugiati in coda per la distribuzione di vestiti puliti all'interno campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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28 febbraio 2016. All'interno campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, un uomo mostra un cartello con cui dice "Siamo uomini, non animali".
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28 febbraio 2016. Migranti in coda per il cibo nel campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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27 febbraio 2016. Bambini dietro una barriera di rete metallica nei pressi del confine tra Grecia e Macedonia, nel campo di transito per migranti di Idomeni.
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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La protesta dei rifugiati siriani e iracheni al confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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Rifugiati siriani e iracheni cercano di varcare il confine tra Grecia e Macedonia, 29 febbraio 2016
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1° marzo 2016. Una famiglia di migranti si riscalda accanto a un fuoco tra le tende del campo di transito di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.
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1° marzo 2016. Una famiglia di rifugiati si riscalda attorno a un fuoco tra le tende del campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia,
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1° marzo 2016. Una famiglia di migranti in cammino verso il confine tra Grecia e Macedonia, nei pressi del campo di transito di Idomeni.
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28 febbraio 2016. Un gruppo di rifugiati tra le tende del campo di transito per migranti di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia,
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Un migrante con le labbra cucite con un filo di nylon per protestare contro la chiusura della frontiera ai "migranti economici".
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Un migrante cuce le labbra di un compagno iraniano per protestare contro la chiusura della frontiera da parte dei Paesi balcanici.
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Un migrante cuce le labbra di un compagno iraniano per protestare contro la chiusura della frontiera.
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Scontri tra profughi e polizia al confine greco. Gevgelija, Macedonia, 21 agosto 2015
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Migranti con le labbra cucite protestano contro la chiusura della frontiera.
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Migranti con le labbra cucite protestano di fronte alle forze di sicurezza contro la chiusura della frontiera.
Ansa
Migranti siriani si scaldano al confine tra Grecia e Macedonia vicino alla città di Gevgelija, 13 novembre 2015.
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Migranti siriani in Macedonia, alla stazione ferroviaria della città di Gevgelija, 13 novembre 2015.
Ansa
Migranti siriani in Macedonia, alla stazione ferroviaria della città di Gevgelija, 13 novembre 2015.
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epa05021799 A migrant boy carries a few clothes in his arms as he along with others walks towards a registration and transit camp after crossing the border between Greece and Macedonia, near the city of Gevgelija, The Former Yugoslav Republic of Macedonia, 12 November 2015. Europe is still dealing with its greatest influx of migrants and asylum seekers since World War II as immigrants fleeing war and poverty in the Middle East, Afghanistan and Africa try to reach Germany and other Western European countries. EPA/GEORGI LICOVSKI
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epa05022244 A migrants girl is seen through the window of the train heading for the Serbian border, near the city of Gevgelija, The Former Yugoslav Republic of Macedonia, 12 November 2015. Europe is dealing with its greatest influx of migrants and asylum seekers since World War II as immigrants fleeing war and poverty in the Middle East, Afghanistan and Africa try to reach Germany and other Western European countries. European and African leaders are meeting in Malta for a two-day migration summit on 11-12 November, as Europe struggles to stem the flow of people attempting to reach its shores. EPA/GEORGI LICOVSKI
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Migranti siriani al confine tra Grecia e Macedonia vicino alla città di Gevgelija, 13 novembre 2015.
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Gevegelija, Macedonia, 23 novembre 2015. Migranti iraniani con le labbra cucite per protesta contro la chiusura della frontiera
Ansa
Migranti siriani in Macedonia, alla stazione ferroviaria della città di Gevgelija, 13 novembre 2015.
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Una bambina gioca in un campo al confine tra Grecia e MAcedonia 13 novembre 2015.
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Un cartello di informazioni al confine tra Grecia e Macedonia vicino alla città di Gevgelija, 13 novembre 2015.

La Commissione Ue ha presentato la sua proposta per uno strumento per il sostegno finanziario d'emergenza "per operazioni di soccorso umanitario" all'interno dell'Unione europea da attivare in risposta a crisi eccezionali o disastri all'interno dell'Ue.

Lo strumento - ha spiegato il commissario per gli Aiuti umanitari Christos Stylianides - permetterà una risposta più mirata e veloce, in un momento in cui la crisi dei profughi in Europa ha raggiunto proporzioni senza precedenti, con gravi conseguenze umanitarie già visibili in Grecia.

"Con questa proposta - dice Stylianides - si mettono a disposizione 700 milioni di euro per portare assistenza dove è più necessaria. Ora sta ai governi e al Parlamento Ue dare una risposta veloce.

L'Esecutivo Ue proporrà a Parlamento e Consiglio Ue un emendamento urgente da 300 milioni per il budget 2016; altri 200 milioni saranno stanziati rispettivamente per il 2017 e il 2018.

La Grecia
La maggior parte del denaro sarà destinata alla Grecia. Ogni giorno arrivano duemila persone sulle spiagge greche. Donald Tusk, presidente del Consiglio d'Europa ha detto che questo aiuto alla Grecia sarà un test della nostra capacità di essere europei (Europeanness).

Oggi la frontiera fra Macedonia e Grecia è rimasta aperta per circa quattro, autorizzando l'ingresso di 170 profughi provenienti da Siria ed Iraq.
Circa 10mila persone rimangono bloccate al confine tra i due paesi. Secondo la polizia greca, la Macedonia ha aperto le frontiere tra la mezzanotte e le due una prima volta, e poi tra le sette e le nove di questa mattina. Skopje intende autorizzare quotidianamente l'ingresso ad un contingente equivalente al numero di persone che la Serbia è pronta ad accettare ogni giorno.

"L'Isis si infiltra"
Dalla Nato ieri però è arrivato un allarme. Nel flusso quotidiano di rifugiati verso l'Europa dicono dall'Alleanza atlantica attraverso il il generale Philip Breedlove, comandante in Europa, ci sono terroristi, criminali e foreign fighters.
L'Isis "si sta diffondendo come un cancro" in questo mix, "sfruttando il vantaggio di vie di minor resistenza, minacciando l'Europa e noi stessi". "La Russia e Assad - afferma ancora il generale - stanno usando la migrazione come un'arma per schiacciare le strutture di supporto europee e distruggere la risolutezza" dell'Unione.


Il numero dei migranti sbarcati in Europa nei primi due mesi dell'anno è aumentato di 30 volte rispetto allo stesso periodo del 2015, spiega il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri.

In tutto sono 131.724 quelli arrivati attraverso il Mediterraneo e secondo i dati dell'Unhcr, oltre il 90% di loro - 122.637 - sono sbarcati nella penisola ellenica.

In una telefonata al premier Alexis Tsipras il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha assicurato ieri il "fermo appoggio" della Commissione Ue e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, al termine del suo incontro con Werner Faymann ha ribadito la necessità di "aiutare in modo particolare la Grecia.

Caustica invece la reazione di Vienna: "L'Austria non è la sala d'attesa per la Germania", ha detto il cancelliere austriaco difendendo la politica del giro di vite. "Chi è favorevole ai profughi, come i nostri vicini tedeschi - ha detto Faymann - può prenderli direttamente dai centri di smistamento".

Mentre l'Europa resta spaccata, Commissione e Consiglio Ue lavorano per creare le condizioni per mettere in pratica il piano d'azione Ue-Turchia, che fino ad ora non ha dato i risultati sperati.

Il vertice del 7 marzo con la Turchia
Il vertice di lunedì 7 marzo fra Ue e Turchia si avvicina e i flussi non calano. Ankara vorrebbe un meccanismo di reinsediamento, ma con questi numeri è difficile che lo ottenga. L'Europa deve convincere Ankara a fare di più per arginare il flusso dei rifugiati, in cambio degli aiuti di 3 miliardi di euro ricevuti.

In Turchia ci sono circa 2,5 milioni di rifugiati.

(Ansa, The Guardian)


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