Michele, ma a te non piacevano le bionde?

Sono un padre separato. Michele, mio figlio, sta con la sua mamma che con grande generosità e intelligenza ha sempre favorito il rapporto tra noi due.
Quando Michele aveva poco più di quattro anni, capitò per la prima volta che andasse a farsi tagliare i capelli con la mamma. La cosa mi prese un po’ alla sprovvista, perché fino a quel momento ero sempre stato io a portarlo dal barbiere. Ma ero contento della novità E curioso di capire se fosse piaciuta al diretto interessato.
La conversazione che tra di noi avvenne l’indomani resta, per me, un episodio strepitoso. Direi meglio: è una delle pietre miliari nell’anedottica sull’infanzia di mio figlio.

Scena: la mia macchina scassata. Io alla guida, Michele seduto sul suo seggiolino, piazzato sul sedile posteriore alla mia destra.

Ecco il dialogo.

Michele: «Sai, papi? Ieri la mamma mi ha portato a tagliarmi i capelli».

Io: «Eh sì, l’ho visto: te li hanno tagliati molto bene. Sei bellino! Dove siete andati?»

Michele: «Non siamo andati dal solito barbiere, sai? La mamma mi ha portato dal suo parrucchiere…».

Io: «E ti è piaciuto? È stato diverso? Com’è andata?».

Michele: «Bene. Ma lo sai che non mi hanno lavato i capelli come fanno di solito, mettendo la testa così nel lavandino? (e a questo punto Michele fa il gesto di allungare il capo avanti e in basso)».

Io: «Ah no? E come te li hanno lavati?».

Michele: «Così, all’indietro (e Michele stende il collo all’indietro, mimando una posizione comoda, comoda, che sembra mandarlo in sollucchero)».

Io: «Bello. Ti è piaciuto, allora!».

Michele: «Moooolto. Anche perché sai chi me li ha lavati? Mica un barbiere maschio, come con te. È stata una ragaaaaazza bellissssssssssima, bruuuuuuna. Aveva le dita morbidine, mi ha fatto il massaggino, e ha fatto tanta schiuma. Proprio bella, era, sai? E aveva anche gli occhi azzuuuuuurri…».

Io: «Però! (e poi, dopo un attimo) Ma scusami, Michele, a te non piacciono le bionde?».

Michele: (Silenzio pensoso).

Io: «Michele, scusami: ma a te non piacevano le bionde?».

Michele: (Silenzio ancora più pensoso).

Io: «Dai, Michele: che cos’è questa storia della bruuuuuna bellissssssima? Non ti piacevano le bionde?».

Michele: (Scuotendo la testa) «Sai che cosa ti devo dire, papi? Che a me le ragazze piacciono tutte».

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