Lifestyle
March 24 2014
Che l'approdo di Massimo Cellino al vertice del Leeds United non fosse cosa facile, l'avevamo scritto già lo scorso gennaio (clicca qui ). A renderlo impossibile è - almeno per il momento - proprio un'imbarcazione: il monoalbero "Nelie", per il quale il proprietario del Cagliari è stato ritenuto colpevole la scorsa settimana di evasione fiscale, con relativa condanna a 600 mila euro di multa e confisca dello stesso yacht, acquistato negli Stati Uniti e quindi portato in Italia senza pagare la dovuta tassa di 400 mila euro.
L'atto giudiziario del Tribunale di Cagliari ha infatti avuto un'immediata ripercussione oltremanica: applicando il regolamento, il "Board" della Football League ha decretato domenica mattina l'inadeguatezza di Cellino a essere proprietario del Leeds United per avere la fedina penale macchiata da "un atto" - così si legge nella motivazione - "che può essere ragionevolmente considerato disonesto".
Ora Cellino ha due settimane di tempo per ricorrere contro la decisione del "Board", con un'altra bocciatura che aggiungerebbe il danno alla beffa: il patron del Cagliari ha infatti già investito 2 milioni di euro nell'attività del club inglese e, considerate le più che precarie condizioni economiche del Leeds, difficilmente riuscirà a riavere indietro il suo denaro...