Cellino non può essere proprietario del Leeds United

Che l'approdo di Massimo Cellino al vertice del Leeds United non fosse cosa facile, l'avevamo scritto già lo scorso gennaio (clicca qui ). A renderlo impossibile è - almeno per il momento - proprio un'imbarcazione: il monoalbero "Nelie", per il quale il proprietario del Cagliari è stato ritenuto colpevole la scorsa settimana di evasione fiscale, con relativa condanna a 600 mila euro di multa e confisca dello stesso yacht, acquistato negli Stati Uniti e quindi portato in Italia senza pagare la dovuta tassa di 400 mila euro.

L'atto giudiziario del Tribunale di Cagliari ha infatti avuto un'immediata ripercussione oltremanica: applicando il regolamento, il "Board" della Football League ha decretato domenica mattina l'inadeguatezza di Cellino a essere proprietario del Leeds United per avere la fedina penale macchiata da "un atto" - così si legge nella motivazione - "che può essere ragionevolmente considerato disonesto".

Ora Cellino ha due settimane di tempo per ricorrere contro la decisione del "Board", con un'altra bocciatura che aggiungerebbe il danno alla beffa: il patron del Cagliari ha infatti già investito 2 milioni di euro nell'attività del club inglese e, considerate le più che precarie condizioni economiche del Leeds, difficilmente riuscirà a riavere indietro il suo denaro...

YOU MAY ALSO LIKE