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Marò: Latorre può restare in Italia

Massimiliano Latorre per ora potrà restare in Italia. La Corte suprema indiana ha concesso oggi una estensione di tre mesi della permanenza in Italia per motivi di salute del fuciliere di marina. 

La sezione numero tre, presieduta dal giudice Anil R.Dave, ha disposto l'estensione del permesso dopo aver ascoltato la posizione del pubblico ministero indiano (additional solicitor general P.L. Narasimha) e dell'avvocato di Latorre, Soli Sarabjee. La seduta è stata particolarmente breve, poiché Narasimha ha consegnato alla Corte una lettera di istruzione da parte del governo indiano in cui si accettava la possibilità che il militare continuasse la sua convalescenza in Italia per tre mesi. Contestualmente la Difesa ha presentato ai giudici una garanzia scritta firmata dall'ambasciatore d'Italia in India Daniele Mancini in cui c'è un impegno a rispettare la nuova scadenza fissata oggi dalla Corte per il rientro di Latorre. 

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre


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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò al centro di una disputa tra India e Italia
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Nella foto i due fucilieri del San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Credits:
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, il 5 marzo scorso, prima della prima udienza davanti al tribunale indiano di Kollam. Eà da 15 mesi che i due fucilieri di Marina sono in India.
Nella foto i fucilieri del San Marco, Girone e Latorre, al loro primo rientro in Italia, per una licenza a Natale. Credits: Getty Images
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, insieme all'Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa. Credits: Getty Images
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Nella foto i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
I due marò, Latorre e Girone, in India ma tra poco torneranno in Italia (Credits: AP Photo)

(AP Lapresse/Aijaz Rahi)

Il 15 febbraio i due marò del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati dalle autorità indiane e rinchiusi nel carcere di Kochi. Sono accusati di avere ucciso due pescatori scambiandoli per pirati e sparando di notte dal ponte della nave Enrica Lexie. La detenzione dei due militari italiani fa salire alle stelle la tensione tra Delhi e Roma.


(Credits: ANSA/ Maurizio Salvi)

Il 16 Febbario scorso nelle acque internazionali dell'Oceano Indiano dalla petroliera Erica Lexie vengono esplosi alcuni colpi di mitra verso un'imbarcazione. Pirati, è la spiegazione dei militari; per le autorità indiane però si tratta di due pescatori che vengono uccisi. I due militari, del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Sono passati 10 mesi tra perizie strane, carcere, processi, e soprattutto rinvii. L'ultimo potrebbe tenere lontano da casa i due militari anche per il Natale. Tra i soldati italiani cresce il malumore per il lassismo del Ministero degli Esteri e del Governo


"Una notizia positiva": così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, prima di partire per l'Etiopia, ha commentato la notizia, ricordando che si trattava di una "richiesta basata su ragioni umanitarie". "Ora bisogna lavorare a una soluzione definitiva" per entrambi i Marò", ha aggiunto. 

La vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "non potrà mai risolversi nei tribunali" e per questo "l'unica via di uscita è una soluzione politica" ha detto oggi all'Ansa l'ex ministro degli Esteri indiano, ora avvocato in Corte Suprema, Salman Khursheed. La colpa è "dei burocrati incapaci che avevo quando ero ministro degli Esteri e che continuano a essere ancora là"

"La vicenda - ha ancora detto l'ex ministro, che milita nel partito del Congresso, ora all'opposizione - si è ormai complicata al punto tale che solo un intervento ad alto livello da parte del primo ministro potrà risolverla". Questo perché, ha insistito, sul piano giudiziario essa non potrà essere risolta neppure fra 100 anni". "Sono convinto - ha concluso Khursheed - che quindi la soluzione deve essere politica e che i due militari devono essere rimandati in Italia perché al punto in cui il caso si trova attualmente, appare irrisolvibile".(ANSA)

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