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Caso marò: l'India si oppone al rientro di Girone

Tra L'Aja e Bruxelles, si gioca un tassello importante del "caso marò". All'Aja è cominciata la battaglia legale del governo italiano presso la Corte Permanente di Arbitrato (Cpa) per far rientrare Salvatore Girone in Italia. Ma intanto a Bruxelles nel vertice Ue-India, il caso (da anni al centro di un braccio di ferro tra Roma e New Delhi) sarà in primo piano.

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Da sinistra: Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due Marò
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Da sinistra: Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
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I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre


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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò al centro di una disputa tra India e Italia
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Nella foto i due fucilieri del San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Credits:
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, il 5 marzo scorso, prima della prima udienza davanti al tribunale indiano di Kollam. Eà da 15 mesi che i due fucilieri di Marina sono in India.
Nella foto i fucilieri del San Marco, Girone e Latorre, al loro primo rientro in Italia, per una licenza a Natale. Credits: Getty Images
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone appena sbarcati dall'aereo che ha condotto i due Marò in Italia il 22 dicembre 2012. (Credits: ANSA/TELENEWS)
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò (Credits: Vincenzo Pinto/AFP/Getty Images)
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Credits: STR/AFP/Getty Images)
Nella foto Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, al ritorno in Italia per la licenza in occasione delle feste di Natale. Ora l'annuncio che non dovranno tornare in India. Credits: Getty Images.
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, insieme all'Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa. Credits: Getty Images
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Nella foto i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

(AP Lapresse/Aijaz Rahi)

Il 15 febbraio i due marò del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati dalle autorità indiane e rinchiusi nel carcere di Kochi. Sono accusati di avere ucciso due pescatori scambiandoli per pirati e sparando di notte dal ponte della nave Enrica Lexie. La detenzione dei due militari italiani fa salire alle stelle la tensione tra Delhi e Roma.


(Credits: ANSA/ Maurizio Salvi)

Il 16 Febbario scorso nelle acque internazionali dell'Oceano Indiano dalla petroliera Erica Lexie vengono esplosi alcuni colpi di mitra verso un'imbarcazione. Pirati, è la spiegazione dei militari; per le autorità indiane però si tratta di due pescatori che vengono uccisi. I due militari, del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Sono passati 10 mesi tra perizie strane, carcere, processi, e soprattutto rinvii. L'ultimo potrebbe tenere lontano da casa i due militari anche per il Natale. Tra i soldati italiani cresce il malumore per il lassismo del Ministero degli Esteri e del Governo


Nella foto i fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India da quasi 9 mesi. Credits: AP Photo/Aijaz Rahi

L'Italia vuole che Girone rientri in Italia perché i tempi per il completamento della procedura arbitrale con l'India su a chi spetti la giurisdizione del caso marò saranno tutt'altro che rapidi. "Girone è obbligato a vivere a migliaia di chilometri dal suo Paese e dalla sua famiglia, con due bambini ancora in tenera età, privato della sua libertà", ha ricordato l'ambasciatore italiano, Francesco Azzarello, argomentando la richiesta italiana di misure urgenti a tutela del marò italiano.

Detenuto in India, ha ricordato il diplomatico, "senza che sia stato sottoposto ad alcuna incriminazione", Girone rischia di rimanervi "per un totale di sette/otto anni", con una conseguente "grave violazione dei suoi diritti". "Gli si deve consentire di rientrare in Italia", in attesa della decisione finale di questo tribunale, una decisione che, Azzarello lo ha ricordato chiaramente, potrebbe tardare ancora "tre/quattro anni".

Ma l'India ha gà detto che la richiesta è "inammissibile" e che c'è il rischio che non torni più in India. Azzarello ha dato l'impegno solenne italiano a che entrambi i marò saranno restituiti all'India nel caso il Cpa ordinasse all'Italia di farlo. In attesa che la Corte decida (e potrebbe tardare settimane), oggi a Bruxelles il caso sarà in cima all'agenda dei colloqui tra il premier Narendra Modi e il vertice Ue (i presidenti di Commissione europea e Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, e il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini).

All'India converrebbe trovare una soluzione - almeno sul ritorno di Girone in Italia in attesa della fine dell'arbitrato - per superare il veto italiano all'ingresso di New Delhi nel prestigioso club "Missile Technology Control Regim" (Mtcr): un accordo tra 34 Paesi per la prevenzione della proliferazione di missili in grado di trasportare armi di distruzioni di massa fondato nel 1987 e di cui l'Italia è co-fondatrice.

New Delhi, dopo la bocciatura italiana dello scorso anno (per entrare serve l'unanimità dei 'membri), ripresenterà domanda di adesione alla prossima plenaria in programma ad otobre. Del caso, si parlera' proprio in apertura dei lavori, in cima elle questioni da discutere come "relazioni bilaterali", e tra i primi punti di discussione. Gli 'sherpa' dovranno poi "limare" la formula da usare nella dichiarazione finale. La conferenza stampa finale è stata strategicamente annullata proprio su richiesta del governo indiano, preoccupato da eventuali domande imbarazzanti. (AGI)

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