Mangiarsi le parole: 101 ricette d’autore

Il mondo del food si arricchisce di un nuovo prestigioso e quanto mai originale volume: Mangiarsi le parole (Skira) che raccoglie 101 ricette di scrittori italiani del Novecento.

Nato nell’ambito delle attività di ricerca dell’Università degli Studi di Milano in vista di EXPO 2015, per affrontare da una prospettiva di studio originale un argomento che sarebbe diventato di grande attualità, mette in relazione la letteratura italiana con la rappresentazione del cibo, del vino, della civiltà della tavola più in generale e delle pratiche di socializzazione conviviale. Il tutto in un arco temporale che abbraccia la modernità letteraria dall’Unità nazionale a oggi.

Ecco quindi una serie di ricette di scrittori e giornalisti italiani del Novecento (due i Nobel, Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti) con ingredienti e istruzioni per cucinare piatti tradizionali, a volte nuovi, quando non improbabili e perciò divertenti. Come la Pasta e springoli di Aldo Fabrizi del Menù dietetico, un primo a base di un pesce che nessuno ha mai assaggiato.

La ricetta più antica risale al 1926 (il Balsamo di Ciprigna si legge nel curioso Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi di Omero Rompini) e la più recente è del 2017, firmata da Stefania Giannotti.

Il libro si pone a metà tra un trattato di letteratura e un manuale di cucina: se la letteratura influenza la qualità della vita, il piacere della lettura abbinato al gusto per piatti, favorisce allora la convivialità, cioè una delle più apprezzabili e gradevoli forme di socializzazione.

Centro APICE, Università degli Studi di Milano



Le ricette sono organizzate in due serie, Menù alla carta e Menù a tema.
Ognuno dei sette Menù alla carta è introdotto da un inedito di argomento culinario firmato da uno scrittore contemporaneo. Apre Andrea Vitali con la rievocazione di un’antica leggenda, chiude Michele Mari con un godibile e colto resoconto della sua formazione in tema culinario alla Statale. Presenti altri racconti inediti di Simonetta Agnello Hornby, Antonio Franchini, Giuseppe Lupo, Walter Siti, Hans Tuzzi.

Sono sette anche i Menù a tema. Si parte con il Menù afrodisiaco, seguito da quello dietetico, e poi di genere: nel Menù rosa ecco solo piatti firmati da donne. Gli ultimi due sono un gioco: se il Menù di soli primi in versi comprende le poesie in dialetto di Biagio Marin e di Arrigo Boito, il Metamenù è fatto di ricette “al quadrato”, e termina con una lettura quanto mai adatta, la Ricetta per far ricette di Giuseppe Prezzolini.

Mangiarsi le Parole vuole essere più di un ricettario grazie agli estratti che affrontano ricordi, divagazioni ed esperienze legate al cibo, alle degustazioni eno-gastronomiche e ai piaceri della cucina degli autori della nostra tradizione letteraria.

Mangiarsi le parole. 101 ricette d’autore
a cura di Luca Clerici
Skira, 2018

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