Malala racconta la sua storia

UPDATE: Agli esami di maturità 2015 una delle tracce prendeva spunto da un brano di Malala Yousafzai per riflettere sul diritto all'istruzione (QUI TUTTE LE TRACCE). Il libro che ha reso nota l'allora quindicenne premio Nobel per la pace è "io sono Malala" di cui avevamo scritto la recensione. Eccola.

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Quindicenne del Pakistan famosa per il suo coraggioso attivismo contro l’estremismo talebano, Malala Yousafzai racconta la sua incredibile esperienza nell'autobiografia I am Malala.

È stata pubblicata dalla casa editrice inglese Little, Brown. Malala Yousafzai, nata nel 1997, è famosa per il suo impegno nella lotta per i diritti civili delle donne nella valle dello Swat, una zona del Pakistan soffocata dal controllo degli estremisti islamici.

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15 febbraio 2014. Malala Yousafzai (la celebre studentessa e attivista pakistana per i diritti civili e l'istruzione, vittima di un'aggressione da parte dei talebani nella valle dello Swat) si asciuga le lacrime al confine tra Giordania e Siria, dove si è recata con il padre per aiutare i profughi in fuga dalla Siria. A Malala sarà assegnato in ottobre il premio Nobel per la pace 2014, vinto insieme all'indiano Kailash Satyarthi.
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10 ottobre 2014. Presso il Municipio di Oslo, in Norvegia, la giovane attivista pachistana per i diritti umani Malala Yousafzai pronuncia un discorso dopo aver ricevuto il Premio Nobel 2014, di cui è stata insignita con l'attivista indiano Kailash Satyarthi. Malala è divenuta simbolo della campagna contro l'oscurantismo dei talebani dopo essere stata gravemente ferita in un loro attacco il 9 ottobre 2012 per il suo impegno per il diritto delle demminile all'istruzione.
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10 dicembre 2014. Thorbjoern Jagland. presidente del Comitato per il Nobel norvegese e Malala Yousafzai avvicinati da un ragazzo con una bandiera del Messico durante la cerimonia.
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10 dicembre 2014. Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi mostrano i premi Nobel per la Pace appena ricevuti.
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10 dicembre 2014. Il discorso di Malala Yousafzai.
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10 dicembre 2014. I Nobel per la Pace 2014 Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi mostrano i premi appena ricevuti durante la cerimonia nella sala del Municipio di Oslo, in Norvegia.
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9 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai firmano il libro delle presenze dei Premi Nobel presso il Norwegian Nobel Institute a Oslo, Norvegia. Alle loro spalle, il Segretario e dei membri del Comitato per il Nobel norvegese: Geir Lundestad e Berit Reiss-Andersen, Inger-Marie Ytterhorn, Thorbjorn Jagland, Kaci Kullmann Five, Gunnar Stalsett.
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9 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai durante una conferenza stampa al Norwegian Nobel Institute di Oslo, Norvegia, alla vigilia della premiazione.
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8 dicembre 2014. Malala Yousafzai al suo arrivo a Oslo, Norvegia.
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10 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai salutati dal pubblico all'inizio della cerimonia di premiazione nella sala del Municipio di Oslo, in Norvegia.
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10 dicembre 2014. Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi al loro ingresso nella sala del Municipio di Oslo, in Norvegia.
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10 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai tra il presidente del Comitato per il Nobel norvegese, Thorbjoern Jagland, i membri del Comitato Kaci Kullman-Five, Inger Marie Ytterhorn, Berit Reiss-Andersen, Gunnar Stalsett e il direttore dell'Istituto Nobel norvegese Geir Lundestad.
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10 dicembre 2014. Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi mostrano i Premi Nobel appena ricevuti nella sala del Municipio di Oslo, in Norvegia.
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10 dicembre 2014. Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi mostrano i Premi Nobel appena ricevuti nella sala del Municipio di Oslo, in Norvegia.
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10 dicembre 2014. Toorpekai Yousufzai, la madre di Malala, con il figlio Apal Khan, in attesa della cerimonia di premiazione.
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10 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai in posa accanto ai sovrani norvegesi, la regina Sonja e il re Harald, nel Palazzo reale di Oslo.
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10 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai festeggiati da "Save the Children" a Oslo, Norvegia.
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9 dicembre 2014. Malala Yousafzai posa con delle giovani amiche attiviste, (da sinistra) la pakistana Shazia Ramzan, la siriana Mezon Almellehan e la pakistana Kainat Riaz, da lei invitate a Oslo per la sua premiazione.
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9 dicembre 2014. Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai al loro arrivo al Norwegian Nobel Institute di Oslo, Norvegia, per una una conferenza stampa alla vigilia della premiazione.

(AP Photo/Shakil Adil)

Le donne del Pakistan. Quando l'adolescente Malala Yousufzai viene aggredita dai Talebani, che le sparano fuori dalla scuola solo per aver parlato della necessità di tutelare i diritti delle donne nella Terra dei Puri, migliaia di donne scendono in piazza e manifestano per lei. La ragazza viene salvata in extremis dopo il trasferimento in un ospedale britannico, ma le donne pakistane non smettono di reclamare i loro diritti e di denunciare violenze  e abusi intollerabili. Malala non è sola.


Ansa
Malala Yousafzai ha vinto il premio Nobel per la pace 2014 insieme a Kailash Satyarthi
Malala Yousafzai (EPA/BIRMINHAM QUEEN ELIZABETH HOSPITAL)

ANSA / EPA

Un'immagine di Malala Yousafzai


Malala Yousafzai ha incontrato il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon a New York, circondata da decine di bambini (Credits: Andrew Burton/Getty Images)

"Voglio raccontare la mia storia, ma sarà anche la storia di 61 milioni di bambini che non possono ottenere l'educazione", ha detto Malala parlando del suo libro, "voglio che sia parte della campagna che conduco per dare a ogni ragazzo e ragazza il diritto di andare a scuola. È il loro diritto fondamentale".

"Malala è già fonte di ispirazione per milioni di persone nel mondo", ha commentato invece Michael Pietsch, vice presidente esecutivo della Little, Brown, "Leggendo la sua storia di coraggio e sopravvivenza le menti si aprono e i cuori si allargano. E questo alla fine permetterà a sempre più ragazze e ragazzi di ricevere quell'istruzione di cui hanno bisogno".

Per la pubblicazione di I am Malala, secondo il Guardian , l’editore e la giovane attivista avrebbero raggiunto un accordo di 2 milioni di sterline (circa 2,5 milioni di euro), ma è un’indiscrezione che non è stata ancora confermata.

A soli 13 anni Malala ha aperto un blog (con il contributo della BBC), Diary of a Pakistani Schoolgirl , con il quale provava a dare una testimonianza delle condizioni delle donne e dei giovani sotto il giogo talebano, impegnandosi soprattutto nell’ambito del loro diritto all’istruzione.

A causa del suo attivismo è stata purtroppo vittima di un grave attentato in cui ha rischiato la vita. Il 9 ottobre 2012 alcuni uomini armati la raggiunsero a bordo del pullman su cui stava tornando da scuola, e le spararono ferendola alla testa e al collo. Malala fu ricoverata nell’ospedale militare di Peshawar, dove si salvò miracolosamente. Per timore di altri attacchi fu poi trasferita in un ospedale londinese, da cui è stata dimessa il mese scorso.

Oltre ad aver ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno politico e civile, Malala Yousafzai, che ora vive in Inghilterra, ha vinto lil Premio Nobel per la Pace 2013, grazie alla nomination ufficiale promossa dal partito laburista norvegese. È la più giovane ad aver ricevuto l'importante premio.

Il 10 novembre 2013 è stata festeggiata alle Nazioni Unite in occasione del cosiddetto “Malala Day”.

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- I am Malala - Malala Yousafzai (Little, Brown)

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