Lifestyle
January 24 2018
E' durata quattro giorni la rivoluzionaria presenza di Amena Khan come testimonial di L'Oréal Paris.
La modella trentenne, inglese e co-fondatrice diArdere Cosmetics porta il velo islamico da quando ha 20 anni. Influencer con mezzo milioni follower su Instagram era stata scelta da L'Oréal per mandare un messaggio di tolleranza e inclusione nei confronti dell'Islam.
Una campagna pubblicitaria difficile specie in Francia dove, ad esempio, il hijab è proibito a scuola e con forti implicazioni politiche e sociali.
Un messaggio negli intenti rivoluzionario visto che si trattata di promuovere uno shampooportando i capelli coperti, ma proprio per la sua forza avrebbe scritto una pagina della storia degli adv.
E invece è tutto finito prima ancora di iniziare. Il sito Usa The Daily Caller, infatti, è andato a spulciare nella cronologia dei tweet di Amena arrivando fino al 2014 e scoprendo che la modella si era espressa duramente nei confronti dello Stato d'Israele arrivando a rivolgersi perfino all'allora Primo Ministro David Cameron.
Amena aveva definito Israele uno "Stato terrorista" e, nel corso della guerra di Gaza aveva scritto: "Per secoli arabi, ebrei e cristiani hanno vissuto pacificamente gli uni accanto agli altri in Palestina. Fino alla creazione di Israele" e poi, rivolta a Cameron, aveva aggiunto: "Parli di porre fine al terrorismo eppure sei complice nella fornitura di armi a uno Stato terrorista" concludendo con: "Hai offerto un 'sostegno convinto' a un genocidio".
Tweet che hanno sollevato un enorme polverone costringendo Amena a rinunciare al suo ruolo di testimonial. In una nota ha scritto: "Sono profondamente dispiaciuta per il contenuto dei tweet che ho scritto nel 2014 e per la rabbia e il dolore che hanno causato. Promuovere la diversità è una delle mie passioni, non discrimino nessuno. Con grande rammarico mi ritiro dalla campagna perché il dibattito che adesso la circonda distoglie dai sentimenti positivi e inclusivi che ne erano all'origine".
E L’Oréal Paris ha accolto di buon grado le dimissioni commentando: "Il nostro impegno è verso la tolleranza e il rispetto nei confronti di tutti i popoli. Siamo d’accordo con la decisione di Amena".