I 10 libri più belli da leggere durante le vacanze in montagna

Sebastiano Vassalli, Le due chiese (Einaudi)


- Come un raffinato cantastorie, Vassalli ricostruisce la vicissitudini di Rocca di Sasso, villaggio di fantasia ai piedi del "Massiccio Bianco". Questo romanzo storico è un affresco storico affollato da personaggi, soprannomi, amori e guerre, mentre ogni anno, inesorabile, al termine del freddo "esplode la primavera, fioriscono le genziane e i primi rododendri". Un libro suggestivo, avvincente e poetico allo stesso tempo. E scritto con gran classe. Pubblicato nel 2010, forse il miglior Vassalli insieme a quello di La chimera.

Il segreto del bosco vecchio, di Dino Buzzati (Mondadori)


- Buzzati, fuoriclasse della letteratura italiana, nacque all’ombra delle Dolomiti che circondano Belluno. Nei suoi libri ha spesso ambientato le narrazioni sulla scena dei paesaggi alpini. Il segreto del bosco vecchio è uno dei suoi capolavori. Una lettura perfetta per famiglie felicemente in vacanza fra i monti.

Aspettando l’alba, di Mario Rigoni Stern (Einaudi)

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Rigoni Stern è stato uno dei più grandi narratori italiani del Novecento, forse il più grande fra quelli che hanno narrato di boschi e montagne. Chi volesse approfondire la conoscenza del’autore del Sergente nella neve può portare con sé in ferie questa ottima raccolta di racconti, in cui ricompaiono il fantasma della guerra ma anche strepitose descrizioni della natura e della vita sui monti.

Paolo Rumiz, La leggenda dei monti naviganti (Feltrinelli)


- Reportage del viaggio straordinario che molti appassionati di escursioni vorrebbero fare: l'intera penisola attraverso tutte, ma proprio tutte, le montagne italiane. Rumiz parte dal livello del mare, a Fiume, oltre confine, e percorre tutte le Alpi da Oriente a Occidente. Poi scende giù, lungo la dorsale degli Appennini. Durante il tragitto di ottomila chilometri ogni tappa svela storie e personaggi di un'Italia d’altitudine, lontanissima dalle città.

Thomas Mann, La montagna incantata (Corbaccio)


- Siamo all’inizio del Novecento e Hans Castorp decide di prendersi qualche giorno di villeggiatura per andare a trovare suo cugino in un sanatorio sulle Alpi svizzere. Ci resterà sette anni, per quasi 800 pagine scritte con bravura, erudizione e sottile senso dello humor dal genio di Thomas Mann. Capolavoro della letteratura del secolo scorso, un ritratto della Belle Époque europea che se la ride sull’orlo del precipizio e della prima guerra mondiale. La traduzione è ancora quella storica di Ervino Pocar, il miglior germanista italiano.

La voce degli uomini freddi, di Mauro Corona (Mondadori)


- Fra i montanari italiani che ai giorni nostri si dilettano nel narrar storie, il barbuto e scamiciato Mauro Corona è uno dei più letti. Il suo "paese degli uomini freddi" sta in un’immaginaria regione alpina dove nevica anche a ferragosto. Un luogo popolato da gran lavoratori: persone taciturne, forse un po' brusche all'apparenza ma in fondo generose. Genti ancora capaci di cogliere la bellezza, anche quella meglio nascosta dalla natura. Personaggi che assomigliano tanto all’autore di questo bel libro, in finale al premio Campiello 2014.

Racconti di montagna, a cura di Davide Longo (Einaudi)


- Dunque sono davvero numerosi gli autori appassionati di montagna. Oltre a quelli già citati nelle pagine precedenti ne hanno scritto anche Italo Calvino, Bruce Chatwin, Franz Kafka, Primo Levi, Ernest Hemingway, Vladimir Nabokov... Una selezione di racconti brevi scritti da questi e da altri grandi è raccolta nell'antologia curata per Einaudi da Davide Longo, romanziere a sua volta e docente della Scuola Holden. E la perla letteraria della collezione è la scalata del monte Ventoso compiuta da Petrarca nel 1336, e da lui stesso in queste pagine narrata.

Walter Bonatti, Montagne di una vita (Baldini&Castoldi)


- L'epico memoriale di uno dei più famosi scalatori italiani. Un’esistenza passata a tendere corde tra le Alpi, l’Himalaya, le Ande… Non manca la ricostruzione dell'avventura sul K2, quando il ventiquattrenne Bonatti e Amir Mahdi rimasero soli, isolati dal resto del gruppo, e rischiarono di morire all'addiaccio, la notte prima che la spedizione italiana conquistasse la seconda vetta più alta al mondo, il 31 luglio 1954.

La passeggiata, di Robert Walser (Adelphi)


- Un volumetto per chi apprezza davvero l’arte di passeggiare, oltre all’eleganza della bella scrittura: ci aiuta a capire come basti una semplice camminata per imbattersi nell’armonia delle cose. L’autore accompagna i lettori in gita, scorrendo le parole sembra quasi di marciare insieme a lui, per condividerne osservazione e pensieri. La passeggiata è un libricino di neppure cento pagine ma davvero miracoloso. Lo firma lo scrittore svizzero Robert Walser, gran letterato e gran scarpinatore, nato nel 1878 ai piedi del massiccio del Jura.

Andare a piedi, di Frédéric Gros (Garzanti)


- In montagna, naturalmente, si cammina. L’antichissima e piacevole filosofia di andare a spasso viene raccontata da Gros in questo libro pervaso di saggezza. Fra le pagine si passano in rassegna grandi camminatori dei secoli scorsi: Kant, Rimbaud, Proust... Andare a piedi può essere una sana lettura da tenere nello zaino, quasi fosse un breviario per escursioni meditative solitarie o gite in compagnia.



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