La Libia sprofonda nel caos. Rientrano i primi italiani

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Ex ribelli (ora integrati nell'esercito libico nella brigata Diraa al-Gharbiya) di guardia all'ingresso occidentale della capitale. Tripoli, 19 maggio 2014


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Fori di proiettile sul muro di un edificio sulla strada che porta verso l'aeroporto di Tripoli, 19 maggio 2014


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Un veicolo incendiato sulla strada che porta verso l'aeroporto di Tripoli, 19 maggio 2014


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Un edificio danneggiato da un esplosione. Tripoli, 19 maggio 2014


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Un mezzo pesante dell' esercito libico a guardia del Muaskar 27 (campo 27) posto  all'ingresso occidentale della capitale. Tripoli, il 19 maggio 2014


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Truppe fedeli al colonnello libico Wanis Abu Khamada per le strade di Bengasi, 19 maggio 2014


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Il Colonnello Wanis Abu Khamada, comandante delle forze speciali. Bengasi, 19 maggio 2014


ANSA /Telenews

L'area del ritiro bagagli del volo di linea Alitalia con il quale una ventina di italiani sono rientrati nel pomeriggio di ieri all' aeroporto di Fiumicino da Tripoli, 19 maggio 2014


Dopo l' attacco al Parlamento e i violenti scontri avvenuti ieri a Bengasi e a Tripoli, la Libia sprofonda sempre più nel caos: cresce la tensione fra fronte islamico e forze laiche e il pericolo di una sanguinosa guerra fratricida si fa sempre più concreto. Intanto rientrano nel nostro paese i primi italiani. Le immagini

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