Le password del 2016 saranno le emoticon

La data di nascita seguita da un cavallo marino, oppure il giorno del matrimonio con la faccina che sorride. Persino l’insicura, eppur tanto utilizzata, sequenza “1234” potrebbe diventare più affidabile con l’aggiunta di qualche emoticon. Di cosa stiamo parlando? Di GOTPass, un’innovativa soluzione che potrebbe presto sostituire le classiche sequenze alfanumeriche, necessarie per accedere ai social network, conti bancari, caselle di posta elettronica e tutto ciò che riguarda l’io digitale.

Come funziona

È una novità che potrebbe trovare realizzazione già nel 2016, pronta a rivoluzionare i modi in cui oggi ci si protegge da hacker e guardoni informatici. Funziona così: invece di ricordarsi lunghe e complesse stringhe fatte di lettere e numeri, basta tenere a mente la sfilza di icone (le cosiddette emoticon) scelte come portachiavi di quelle più noiose ancora utilizzate da Facebook, Outlook, Gmail e così via.

In pratica GOTPass è una serratura generale che rappresenta la prima via di accesso a tutta una serie di password già utilizzate per altri siti. Rappresenta il naturale proseguimento di ciò che fanno applicazioni che con un solo accesso gestiscono tutta una serie di password (ad esempio 1Password), comode per non doversi ricordare i nomi utente e pass delle varie piattaforme utilizzate ogni giorno.

GOTPass

Non a prova di hacker

GOTPass può aggiungere un ulteriore livello di protezione ma non è a prova di hacker. Lo dimostra il fatto che, in fase di test, per 23 volte i ricercatori siano riusciti a “bucare” la loro stessa invenzione durante 690 tentativi. Non è poi molto ma su scala più ampia la questione potrebbe diventare preoccupante. “Ci sono sistemi alternativi al nostro, lo sappiamo – hanno spiegato – ma il loro sviluppo richiede tempo, soldi e una difficile integrazione con i servizi già esistenti”. Pronti a disegnare la vostra nuova password?

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