Le notizie 'pazze' della settimana

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La gelosia è 'davvero' cieca. Un marito geloso mette il gps sotto l’auto dell’amante della moglie ma sbaglia vettura e scatta l’allarme bomba in un supermercato. Sembra quasi fantascienza ma un romano di 50 anni, accecato dalla gelosia, segue l’amante della moglie fino al parcheggio di un supermercato di Roma. L’uomo-amante scende senza accorgersi di niente e parcheggia la sua Smart affianco ad un’altra auto identica: stesso modello, stesso colore. Ed ecco che il marito, assieme ad un complice, si avvicina all’auto armati di cavi e gps. Apre il cofano comincia a collegare i fili alla batteria, posiziona il marchingegno e se ne va. Peccato però che abbia sbagliato vettura e che l’abbia posizionato su quella di un ignaro o ignara proprietaria.  
Ma la storia che poteva avere complicazioni ben peggiori coinvolgendo, con il gps, nel triangolo amoroso un'altra persona, ha avuto nell’immediato uno sviluppo davvero imprevisto anche per il marito stratega. I vigilantes del supermercato avevano visto i due uomini armeggiare vicino all’auto e hanno pensato ad una bomba. Così hanno chiamato i carabinieri e quest’ultimi il Gruppo artificieri. In men che non si dica, il parcheggio del supermercato è stato chiuso e interdetto alla circolazione in attesa di disinnescare l’ordigno. Ovviamente, dopo aver scoperto il gps, qualcuno a sorriso altri tra cui il marito e l’amante si sono messi a piangere.  


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“Macché suicidio, è un fatto di corna”. E’ così che ha esordito uno dei poliziotti che a Forlì, ha dovuto ricostruire quanto accaduto in un appartamento del centro storico. Come nelle più scontate trame dei film, l’amante sorpreso in casa dal ritorno anticipato del marito, si cala dalla finestra annodando alcune lenzuola. Ma il nodo non ha retto ed è precipitato per alcuni metri fratturandosi una gamba. Il giovane amante della donna per sfuggire alle ire del marito tradito, ha scelto la via che secondo lui era quella più semplice: il salto dalla finestra. Ma qualcosa è andato storto: è piombato di colpo sull’asfalto attorcigliato in mezzo alle lenzuola e con un forte dolore alla gamba. I passanti hanno chiamato il 118 che lo ha portato in ospedale. I medici hanno pensato subito al tentativo di suicidio e hanno chiamato il 113. Ma dopo un po’ di vergogna ecco che spunta la verità. Nessun suicidio ma solo una maldestra fuga dal letto dell’amante.  


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Fantasie ..per l'aldilà. Urne per le ceneri dei cari estinti a forma di serbatoi di Harley Davidson e bare come tastiere di pianoforti o chitarre. E ancora, bare  dipinte con colori sgargianti, identici a quelli amati dalla beat generation per le t-shirt di tutti i giorni. I baby-boomers stanno cambiando il volto delle pompe funebri americane, facendo aumentare il volume di affari e portando al consolidamento di una serie di piccole aziende funerarie in grandi conglomerati.
I baby-boomers - spiegano sociologi ed esperti di marketing - sono la generazione che ha voluto fare tutto a modo suo,
ribellandosi a qualsiasi schema precostituito. Ecco allora che anche per le loro 'scale verso il paradiso' vogliono oggetti su
misura.
''In pratica personalizziamo tutto, dalle urne alle bare, al design, ai colori, c'e' una fortissima domanda per questo tipo di servizi'', spiega Nathan Smith, il creatore della compagnia di pompe funebri 'Till we meet again' (Fino a quando ci incontreremo di nuovo). Fondata solo 3 anni fa in Kansas,l'azienda ha gia' una ventina di punti vendita in giro per gli Stati Uniti. E tutti fanno affari d'oro. Negli Usa morire diventerà uno spasso.


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Addio servizio in camera. Sara' colpa della crisi e dei tempi che cambiano, ma presto potrebbe arrivare il momento della pensione per una delle prestazioni più comuni di tutti i grandi alberghi: il servizio in camera.
Il primo a decidere che e' giunto il momento di cambiare e' il New York Hilton Midtown, nel cuore di Manhattan, il quale a partire dal mese di agosto non offrirà più il ''room service'' in nessuna delle sue 2.000 camere. Al suo posto ci sara' una sorta di self-service, chiamato ''Herb n' Kitchen''.  Un portavoce dell'albergo, che fa parte della stessa catena dello storico Waldorf Astoria, ha spiegato al quotidiano New York Times che la decisione e' dipesa dal calo della domanda da parte dei clienti, e rappresenta anche un modo di risparmiare per l'hotel.
Tuttavia, si tratta di una scelta che rischia di rivelarsi un boomerang, scontentando parecchie persone. Tra i primi a mostrarsi insoddisfatti ci sono Michael Henry, 78 anni, e la moglie Alba. Lui, autore ed editore, ama trovare il caffè pronto in camera quando esce dalla doccia, mentre la consorte ritiene che poter usufruire del servizio in camera sia ''il minimo'' da aspettarsi quando ci si reca in un hotel da 300 dollari a notte. E come poterle dare torto? 


Finalmente arriva il caldo ed anche le stranezze della settimana si adeguano, tra amanti, mariti traditi e follie varie

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