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L'Aura: il nuovo disco è un viaggio nel pop - FOTO e VIDEO

Ada Masella
Il giornalista Gianni Poglio e L'Aura nel Teatro Rossetti di Trieste - Panorama d'Italia, 8 settembre 2017
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L'Aura - Trieste, 8 settembre 2017
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L'Aura con il violinista Andrea di Cesare sul palco di Trieste per Panorama d'Italia - 8 settembre 2017
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Abbigliamento pop-rock per la cantautrice L'Aura
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L'Aura si esibisce per il pubblico di Panorama d'Italia nel teatro Rossetti di Trieste - 8 settembre 2017
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Il pubblico di Trieste per l'Aura - Teatro Rossetti, Panorama d'Italia, 8 settembre 2017
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Trieste, 8 settembre 2017 -La cantautrice L'Aura, testimonial del braccialetto Cruciani per la Lega del Filo d'Oro realizzato in occasione di Panorama d'Italia

Intensità è la parola giusta per definire la voce di l'Aura, cantautrice e musicista raffinata, ospite di Panorama d'Italia al Politeama Rossetti di Trieste. Un'ottima occasione per entrare nel merito del suo nuovo album, Il contrario dell'amore, in uscita il 22 settembre, il primo dopo sei anni di silenzio.

"Ho fatto un figlio e ho scritto molte canzoni. Ne ho scritte così tante da avere praticamente due album pronti" racconta dopo aver presentato al pubblico di Trieste due nuove canzoni che sono andate molto bene nell'airplay estivo.

Panorama d'Italia: Trieste - Udine: incontro con la musica. L'Aura

Due pezzi forti, piano, voce e vìolino pop (sul palco anche l'ottimo Andrea Di Cesare): I'm an alchoolic e Le meccaniche del cuore, molto rappresentativi del suo stile e del suo modo di fare musica. "I'm an alchoolic ha una matrice ironica, è una sorta di critica al concetto di dipendenza, perché spesso il confine che separa il piacere dal vizio è molto labile" racconta.

"Ho fatto un disco interamente suonato in un'era in cui in radio vanno altre cose. Queste canzoni sono il frutto del lavoro vero di musicisti bravissimi. Alcuni discografici dopo aver ascoltato i pezzi mi hanno detto che erano in controtendenza rispetto al sound di oggi. Ma io incido solo quello che mi piace, non mi interesso di altro. Quindi, ho tirato dritto per la mia strada".

Le nuove canzoni di L'Aura sono di fatto un viaggio intrigante nella cultura pop di almeno tre decenni, '70, '80 e '90, con qualche riferimento ai leggendari Sixties, quelli dei Beatles, la sua band preferita. "Loro sono sopra a tutti. Rimarranno per sempre come i grandi compositori di musica classica. Nel disco, un concept album, racconto la vita di tre personaggi femminili, in pratica tre miei alter ego: Mary Jane, Lucy e Lisa" dice prima di rituffarsi nella musica con Unfair, un grande pezzo con una linea melodica perfetta, Il pane e il vino e Irraggiungibile. Atmosfera magica e tanti applausi. Meritati.

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