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L'album del giorno: Tears For Fears, The seeds of love

Sono trascorsi più trent'anni dall'uscita del disco capolavoro dei Tears For Fears, The Seeds Of Love, un album che ha lasciato un segno indelebile nella storia del pop più raffinato ed elegante. Un disco cult che venne inciso durante quattro anni di duro lavoro in sala d'incisione

Come ha dichiarato Roland Orzabal: «Tra tutti i nostri album, probabilmente lo metterei al primo posto. Penso che abbia sorpreso molte persone, anche molti dei nostri colleghi». Gli fa eco Curt Smith: «I brani che mi piacevano allora, mi piacciono ancora adesso. Woman in Chains, Badman's Song, Sowing the Seeds of Love e Advice For The Young At Heart sono ancora attualissimi, sono brani che suoniamo ancora oggi nei nostri concerti».

Già, perché è proprio questo il punto: The seeds of love è un disco che suona ancora oggi fresco e moderno, esattamente l'opposto di quello che succede con la stragrande maggioranza delle produzioni anni Ottanta caratterizzate da un sound e da un'atmosfera troppo legate a quell'era della musica.

Dopo le il grande successo di Songs From The Big Chair, le prime session di registrazione per The Seeds Of Love ebbero inizio durante il tour della band nel 1985. Nel corso dei quattro anni successivi, Roland e Curt hanno lavorato con vari produttori, ingegneri del suono e diversi musicisti prima di decidere di produrre l'album da soli avvalendosi della collaborazione di Dave Bascombe, sound engineer di Songs From The Big Chair.

Un personaggio chiave nella realizzazione dell'album fu la pianista e cantante Oleta Adams, che Roland e Curt avevano casualmente conosciuto vedendola suonare nel bar del loro hotel in una tappa del tour del 1985. Oleta si unì alle session di registrazione all'inizio del 1988 insieme a musicisti di livello mondiale come il batterista Manu Katché e il bassista Pino Palladino; la Adams ha poi avuto un ruolo importantissimo in brani come Woman In Chains e Badman's Song.

A partire dal 9 ottobre l'iconico album uscirà in versione superdeluxe (4 cd + blu Ray) ed in versione remastered (2 cd e vinile). Le session del 1988 sono forse i momenti inediti più affascinanti del cofanetto superdeluxe. Queste jam furono incise nello studio londinese Townhouse ed il quarto cd contiene circa 30 minuti scelti tra 24 ore di live session in studio, esattamente come furono registrate all'epoca, complete di dialoghi tra i musicisti e senza alcuna sovraincisione. Queste jam includono versioni molto diverse rispetto alle originali di Woman in Chains, Badman's Song, Standing On The Corner Of The Third World e Rhythm of Life.

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