Hacker: ecco la mappa dei loro attacchi

Si chiama Cyberstat ed è un portale ricco di spunti e riflessioni sul mondo degli hacker. Al suo interno è possibile analizzare dettagliatamente il numero di attacchi informatici che avvengono ogni giorno, in ogni parte del mondo. Lo ha messo in piedi Kaspersky, azienda russa che si occupa di sicurezza informatica, da anni in campo per scovare e combattere i criminali del cyberspazio.

Il sito di Kaspersky studia in modo particolare le dinamiche dei malware, il tipo di attacco informatico più in voga negli ultimi tempi. Come spiega l’azienda, studiare ogni singola variante di malware è fondamentale per capirne le conseguenze e il tipo di utente a cui si rivolge. Si tratta di una minaccia globale, che può colpire non solo gli utenti che lavorano ad un computer fisso ma anche gli altri che sfruttano internet mobile da smartphone e tablet.

Sergey Novikov, Deputy Director, Global Research & Analysis Team di Kaspersky ha chiarito come: "Il numero di utenti di Internet sta crescendo in modo significativo, così come il numero di dispositivi e, di conseguenza, quello delle minacce informatiche. Basti pensare che solo le applicazioni mobili nocive presenti negli store supera gli 11 milionio. Con Cyberstat cerchiamo di dimostrare che il cyberspazio si sta espandendo ad un ritmo incredibile e che questa crescita non solo fornisce nuove opportunità, ma comporta anche molti rischi”.

Per rendersi conto di come tutto il mondo si stia muovendo verso una digitalizzazione di massa, sul nuovo portale Kaspersky ha introdotto dei box che mostrano in tempo reale il numero di email inviate, delle SIM per cellulari attivate, del numero di smartphone venduti ogni giorno e di una serie di dati che mettono in evidenza come basti davvero un singolo attacco per mettere in crisi un intero sistema, composto da milioni di persone.

Parte di questi dati provengono dal Kaspersky Security Network, la piattaforma cloud che analizza in tempo reale le minacce in tutto il mondo, rilevate dai prodotti Kaspersky Lab, e da fonti come worldometers.info e realityclock.com, che restituiscono le statistiche globali menzionate dal sito.

Anche se l’obiettivo di Cyberstat è quello di identificare le nuove minacce già lanciate sul web, indirettamente potrebbe servire anche per capire come agiranno gli hacker (o peggio i cracker) in futuro. Indicativi, in questo senso, sono i termini utilizzati dai criminali per ingannare gli utenti, soprattutto attraverso messaggi di posta elettronica o pubblicati sui social network e le nazioni più colpite.

Un esempio? Oggi sono la Russia, il Kazakistan e l’Armenia i paesi più colpiti mentre è Facebook la parola più usata su siti malevoli e messaggi di posta fasulli, seguita da mail.com e Google Inc. Per ora l’Italia non è tra i primi 10 ma sarà bene dare un occhio al sito ogni tanto. Questa è una classifica dove è meglio non comparire.

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