Jackson Pollock. La figura della furia, a Firenze

Ufficio Stampa Opera- Civita Group

Jackson Pollock ritratto da Wilfred Zogbaum nello studio di Fireplace road, 1947


© Musei Vaticani /Ufficio Stampa Opera- Civita Group

Michelangelo Buonarroti, Adamo (particolare dalla Volta della Sistina), 1508-1512, Affresco


The Metropolitan Museum of Art, New York © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock, Senza titolo, 1937-1939 matite colorate, grafite, penna e inchiostro di china su carta T


Tel Aviv Museum of Art Collection, dono di Peggy Guggenheim, Venezia attraverso l’American-Israel Cultural Foundation, 1954 © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock, Earth Worms, 1946, olio su tela


The Metropolitan Museum of Art, New York © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock, Senza titolo, 1937-1939 matite colorate, grafite, penna e inchiostro di china su carta 


© Musei Vaticani

Michelangelo Buonarroti, Ignudo, particolare della volta della Cappella Sistina, 1508-1512, affresco


The Metropolitan Museum of Art, New York © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock,  Senza titolo, 1937-1939,  matite colorate e grafite su carta 


Musei Vaticani

Michelangelo Buonarroti, Ignudo, particolare della volta della Cappella Sistina, 1508-1512 Affresco


The Metropolitan Museum of Art, New York © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock,  Senza titolo, 1937-1939,  matite colorate e grafite su carta 


The Olnick Spanu Collection © Jackson Pollock, by SIAE 2014

Jackson Pollock, Composition with Black Pouring, 1947, olio e smalto su tela, montata su masonite


Per la prima volta Firenze rende omaggio a Jackson Pollock, uno dei grandi protagonisti dell’arte mondiale del XX secolo, colui che ha scardinato le regole dell’arte figurativa occidentale dissolvendo gli ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale e lo fa accostando idealmente l’opera dell’artefice americano a quella di un altro titano dell’arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio quest’anno si celebra il 450° anniversario della morte. Il luogo prescelto per esporre ben sedici opere di Pollock è Palazzo Vecchio, simbolo (e a tutt’oggi sede) del potere politico di Firenze, in particolare della città comunale e rinascimentale che fece dell’arte un elemento di forza della propria civiltà e del proprio prestigio nel mondo.

E proprio in Palazzo Vecchio si conserva nel Salone dei Cinquecento "Il Genio della Vittoria", una delle opere più celebri del Buonarroti, emblema di quelle tensioni contrapposte che caratterizzano la scultura michelangiolesca e che per vie sotterranee tornano a proporsi con assoluta enfasi nelle rivoluzionarie pitture di Pollock.  Il titolo della mostra, infatti, La figura della furia, vuole essere un riferimento allo stesso Pollock, alla sua figura nell’atto di dipingere le tele girandogli intorno, pervaso da impeto passionale e da un furore dinamico come in un rituale sciamanico. La mostra, promossa dal Comune di Firenze con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la collaborazione dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, è ideata e curata da Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini.

Jackson Pollock. La figura della furia

Firenze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Piazza della Signoria 1

16 aprile – 27 luglio 2014

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