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Jackson Pollock. La figura della furia, a Firenze

Dal 16 aprile al 17 luglio 2014, per la prima volta la città toscana rende omaggio al grande esponente dell'espressionismo astratto

Per la prima volta Firenze rende omaggio a Jackson Pollock, uno dei grandi protagonisti dell’arte mondiale del XX secolo, colui che ha scardinato le regole dell’arte figurativa occidentale dissolvendo gli ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale e lo fa accostando idealmente l’opera dell’artefice americano a quella di un altro titano dell’arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio quest’anno si celebra il 450° anniversario della morte. Il luogo prescelto per esporre ben sedici opere di Pollock è Palazzo Vecchio, simbolo (e a tutt’oggi sede) del potere politico di Firenze, in particolare della città comunale e rinascimentale che fece dell’arte un elemento di forza della propria civiltà e del proprio prestigio nel mondo.

E proprio in Palazzo Vecchio si conserva nel Salone dei Cinquecento "Il Genio della Vittoria", una delle opere più celebri del Buonarroti, emblema di quelle tensioni contrapposte che caratterizzano la scultura michelangiolesca e che per vie sotterranee tornano a proporsi con assoluta enfasi nelle rivoluzionarie pitture di Pollock.  Il titolo della mostra, infatti, La figura della furia, vuole essere un riferimento allo stesso Pollock, alla sua figura nell’atto di dipingere le tele girandogli intorno, pervaso da impeto passionale e da un furore dinamico come in un rituale sciamanico. La mostra, promossa dal Comune di Firenze con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la collaborazione dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, è ideata e curata da Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini.

Jackson Pollock. La figura della furia

Firenze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Piazza della Signoria 1

16 aprile – 27 luglio 2014

Ufficio Stampa Opera- Civita Group

Jackson Pollock ritratto da Wilfred Zogbaum nello studio di Fireplace road, 1947

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Rita Fenini