Intercultura: il bando scade il 10 novembre

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Cina: ragazze italiane

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura.
Cina: Valeria D'Ambrosio

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura
Stati Uniti: Marco Santaniello.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura.
Bari, Italia: Lina Van Steenis.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

India: Francesca Spigarolo.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura
Stati Uniti: Francesco Stucchi e Marco Santaniello.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura.
India: Emanuele Falli.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura
Brasile: Laura Torlai Triglia.

Destinazione mondo: dall'India agli Stati Uniti, passando per l'Italia

Per gentile concessione di Intercultura.
India: Davide Pino e Francesca Sinagra.

C’è tempo fino al 10 novembre 2019 per iscriversi al concorso di Intercultura, per trascorrere all’estero un anno, sei mesi o anche solo qualche settimana estiva. Il bando, che si trova sul sito www.intercultura.it, è rivolto agli studenti nati fra il primo luglio 2002 e il 31 agosto 2005. Oltre 2.200 i posti disponibili in 60 Paesi del mondo e 1.500 le borse di studio per gli studenti più bisognosi e meritevoli, che copriranno interamente parzialmente la quota di partecipazione.
L'associazione di volontariato che promuove da quasi 65 anni i suoi programmi educativi è un'opportunità degna di attenzione. Per vari motivi. Anzitutto gli studenti che frequentano all'estero un intero anno scolastico al rientro in Italia possono accedere alla classe successiva, senza ripetere l’anno. Le esperienze di studio all'estero sono poi equiparate ai percorsi formativi che un tempo si chiamavano Alternanza scuola lavoro. Infine la permanenza all'estero, lontano dalla famiglia, permette a chi la fa di porre le basi per un solido futuro. Secondo uno studio promosso dalla Fondazione Intercultura (www.scuoleinternazionali.org), i ragazzi che hanno fatto un'esperienza all'estero hanno parecchi punti in più rispetto ai coetanei. Vale a dire: si laureano con più facilità (l'86 per cento), trovano o cambiano più agevolmente lavoro (il 79 per cento) e diventano indipendenti prima (solo il 14 per cento vive ancora in famiglia).

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