'Il segreto di Falkner', l'inedito ultimo romanzo di Mary Shelley

In Italia siamo talvolta un po' in ritardo per quanto riguarda la scoperta di opere internazionali di rilievo. In questo caso ci sono voluti 180 anni prima di poter leggere finalmente Il segreto di Falkner, ultimo romanzo dell'autrice di Frankenstein, Mary Shelley, recentemente uscito per Edizioni della Sera nella collana I Grandi Inediti.

LA TRAMA

Pubblicato per la prima volta nel 1837, e appunto mai giunto in Italia fino ad ora, la storia de Il segreto di Falkner comincia nel cimitero di in un piccolo fittizio paese della Cornovaglia. Qui, dove una bambina di nome Elizabeth Raby passa molto tempo accanto alla tomba della madre scomparsa, giunge un giorno un tale chiamato John Falkner, intenzionato a spararsi un colpo di pistola per mettere fine alla propria tormentata vita. L'intervento di Elizabeth scongiura la tragedia e l'uomo, conosciuta la storia della piccola orfana, decide di adottarla.

Copertina di 'Il segreto di Falkner', di Mary ShelleyEdizioni della Sera

Nel corso degli anni Falkner ed Elizabeth cementano il loro rapporto di affetto, grazie anche a un lungo viaggio attraverso l'Europa. Ma Falkner, personaggio dai forti tratti byroniani, nasconde in sé un grande segreto che scava nella sua coscienza e che, dopo averlo confessato alla figlia, fa sì che gli eventi precipitino, fino a farlo incarcerare. Altro protagonista della storia è Gerard Neville, giovane tenebroso di cui Elizabeth è innamorata che è però anche in contrasto con Falkner, verso cui nutre sentimenti di vendetta, per ragioni che vanno scoperte durante la lettura (preferiamo non anticipare troppo).

Elizabeth, ormai ragazza, decide di aiutare il padre a ritrovare la libertà e, al contempo, rimanere accanto a Neville convincendolo della necessità di placare la sua anima tormentata.

L'EROINA FEMMINILE DI MARY SHELLEY

Il tratto più evidente di questo romanzo, che la stessa autrice definì come il suo lavoro più riuscito, è la centralità del ruolo della donna nella risoluzione di tutti i nodi. Si può intravedere in Elizabeth, una donna dalla personalità indipendente e contraria a imposizioni e convenzioni sociali, un prototipo di eroina vittoriana, nata però esattamente nell'anno d'inizio del regno della celebre regina Vittoria (1837-1901), prevedendo dunque (involontariamente?) gli accenti di molta letteratura inglese successiva. Caratteristica inedita per l'epoca, dunque, inserita però in un'atmosfera romantica previttoriana, con una generosa dose di gotico: elementi tipici della produzione di Mary Shelley.

Elizabeth è il fulcro di tutto, il centro dell'azione e delle riflessioni, stella polare capace di guidare in modo virtuoso gli istinti e le pulsioni dei due uomini che la affiancano, Falkner e Neville. La sua arma principale è, romanticamente, una profonda fede nella forza dei sentimenti e nella solidità dei valori morali. Un'ancora di salvezza per personaggi che sono profondamente umani. Un altro aspetto innovativo (sempre per l'epoca) di questo romanzo è infatti la sua capacità di restituire delle figure complesse, né completamente buone e nemmeno caricaturalmente cattive, riuscendo a suscitare nel lettore empatia e motivi di riflessione sulle proprie fragilità.

COMPLIMENTI ALLA TRADUTTRICE

Ci sembra necessario segnalare il buon lavoro fatto dalla traduttrice Elena Tregnaghi, che è stata capace di restituire in italiano un testo stilisticamente tanto lontano nel tempo. Il risultato è un romanzo fresco, di facile approccio per il lettore contemporaneo, ma che ha anche una fedeltà linguistica e stilistica in grado di far sentire il giusto sapore ottocentesco che ci si aspetta da un'opera firmata da Mary Shelley.

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Il segreto di Falkner
di Mary Shelley
(Edizioni della Sera)
410 pagine

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