Il potenziale lavorativo dalle energie rinnovabili

Sono sempre più frequenti le ricerche che tendono a dare una stima del potenziale lavorativo che sta dietro al grande mondo delle energie rinnovabili. Il fatto che queste ricerche siano in crescita e che soprattutto portino tutte, in un modo o nell’altro, a risultati incoraggianti sono a significare che la base per un autentico sviluppo di questo settore esiste.

Dall’ultimo rapporto “Comuni rinnovabili 2013” di Legambiente, realizzato con il contributo del Gse e Sorgenia emergono infatti numeri interessanti in un momento di incertezza come questo. Dai dati risulta come potrebbero essere 250.000 le persone occupate entro il 2020 nel settore delle energie rinnovabili.

È in forte ascesa la diffusione delle fonti rinnovabili in Italia – oggi sono 600.000 gli impianti da fonti rinnovabili distribuiti in 7.970 comuni – dall’eolico alle biomasse fino all’idroelettrico passando per il solare e ben il 28% dei consumi è soddisfatto da questi impianti.

I quattro punti principali su cui intervenire secondo Legambiente sono:

- semplificare le regole

- investire nelle reti di Terna

- certezze e nuove idee per incentivare gli impianti

- introdurre un trasparente sistema di incentivo

Oltre a dare un forte contributo all’innovazione è quindi necessaria una consistente azione che vada a regolamentare le dinamiche di questo settore. E anche qui, incrociamo le dita…

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